Ciao a tutti,
vorrei raccontarvi una storia un po’ diversa da quelle che leggo qui di solito, ma che secondo me rientra a pieno nella macro categoria dei “fuffari”.
Lo scorso anno, infati, sono stato dentro il gruppo privato di un tipster più o meno conosciuto, tale Simone Marinelli alias Pittore_tipster dopo aver visto una sua sponsorizzata in cui parlava in modo convinto di betting come se fosse un investimento, con termini roboanti come budget, bilancio, stake, varianza, profitto, mindset, gestione e affermando che si può vivere di betting e lui stesso lo fa da quasi due decenni.
Incuriosito da tutte queste parole, anche se non tanto convinto in generale, faccio così la procedura per entrare nel suo privato (per chi non lo sapesse, apertura di un conto gioco su un sito da lui indicato e deposito di una cifra minima di 20 euro).
Una volta dentro, le cose non erano proprio come annunciato nelle varie sponsorizzate: tralasciando le giocate proposte su campionati abbastanza improbabili, difatti, il tanto annunciato bilancio appariva e scompariva in base al momento.
LA SUREBET NBA
Ad esempio, quando si andava sotto una certa % veniva dato sempre meno frequentemente. Di fatto, possiamo dire che non esisteva nessun bilancio/resoconto consulatabile delle giocate fatte, ma tutto si riduceva a lui che dava il numerino finale + o - tot. Arriviamo ad ottobre scorso, fra alti e bassi giocando sul calcio e sul tennis, ma qui viene fuori il suo cavallo di battaglia: le “surebet” NBA.
Non lasciatevi confondere dal termine sure perché di sure hanno ben poco!
In sostanza, ogni sera, lui sceglie 5 o più giocatori in base allo stato di forma e decide se puntare su under o over punti. A quel punto, se la notte il giocatore realizza il pronostico dato, ok si fa festa; se invece la giocata risulta perdente, allora si rigioca al prossimo match aumentando la puntata in modo da recuperare quanto giocato e realizzare lo stesso profitto a cui si ambiva al primo step e così via fino a “chiudere la sure”.
Ora, se considerate che si parte da un primo step al 3% del budget e la quota che si va a giocare è mediamente 1.8 capite che fino a step 3 e 4 ci si può spingere ma oltre inizia a trattarsi di un’esposizione importante, con azzardo “pesante”.
ESPOSIZIONE OLTRE IL 200%
Durante la stagione ci siamo non a caso trovati esposti di oltre il 200% seguendo Antony Davis e Steph Curry, una volta chiusi questi in modo rocambolesco. Ad esempio, una notte, verso le 4, ci dice che avremmo potuto recuperare quanto investito su Steph Curry, puntando il 65% del nostro budget di riferimento contro la squadra di cui era stato presidente l’anno prima, l’Albenga, nel match con Alcione Milano, in quanto la società versava in una grave situazione finanziaria (parliamo di serie D, quindi si trattava di trovare un agenzia fisica che accettasse la giocata dato che il sito con cui collabora non quota le serie minori o mette pochissima esposizione). La giocata risulta però perdente, in quanto i suoi ex giocatori, contrariamente a quanto era stato previsto, hanno dato il sangue e sono riusciti a difendere lo 0:0).
Ogni notte, comunque, il presunto “tipster professionista” continua a darci 5 o più giocatori su cui bettare. A questo punto, però, forse resosi conto (sulla nostra pelle) di quanto questo metodo sia poco sure e tanto “dangerous”, abbassa la puntata di partenza e non si parte più dal 3% ma dal 1.5%.
L’INCUBO TRE MANN
Purtroppo, però, questo non basterà a salvarci la pelle. Incrociamo infatti il cammino con un giocatore meno conosciuto dei soliti ma che diventerà l’incubo di parecchi, Tre Mann dei Charlotte Hornets. Su questo arriveremo a step 6 e lo perderemo con un esposizione totale delle varie puntate folli di 2.5 budget (ho dimenticato di dirvi che Simone parla di un budget di partenza, ma poi dice che bisogna tenere a portata di mano anche altri 2 o 3 extra budget, le versioni su questo punto varieranno durante la stagione arrivando a dire che gli extra budget devono essere 5 o più).
A questo punto dobbiamo affrontare uno step 7 belli stirati a pane e acqua. Questo vuol dire che, per recuperare i 2.5 budget andati in fumo, dobbiamo trovarne quasi altri 3 (forse vendendo l’oro dei parenti) da puntare.
Tuttavia, qui Simone non se la sente e allora decide di splittare la giocata su altri 3 player a lui più familiari Beal, Brooker e Durant, quindi puntiamo circa un budget su ogni player. Ma anche qui, purtroppo, le cose non vanno come sperato: due persi e uno vinto. Eppure Simone è ottimista, dice che abbiamo perso meno di quanto potevano perdere giocando ancora sul tremendo Tre Mann.
Aggiungiamo quindi quanto perso in questa mossa tattica e arriviamo a un esposizione totale di 3.7 budget solo su di lui. A questo punto tutti sono abbastanza storditi, non si sa bene come si possa recuperare tutto questo montante di soldi, anche perché il sito non ha esposizione infinita e nel gruppo ci sono almeno 1000 persone che hanno da recuperare, nella chat la disperazione è palpabile, molti non sanno proprio dove reperire così tanti soldi da puntare in un eventuale step (quasi)
IL CONIGLIO DAL CILINDRO
Arriva il giorno in cui si dovrebbe giocare ancora su Tre Mann, Simone cerca di infondere positività alle truppe, ma a un certo punto tira fuori il coniglio dal cilindro e dice che non si giocherà sul tremendo ma che ha sentito il sito di riferimento e si farà pubblicare una quota facile facile su Brunson a over 3.5 punti e quota 1.5 (ne farà 40) che ci permetterà di recuperare tutto quello investito sul tremendo Tre Mann.
Inutile dirvi che pochi hanno potuto giocare una quota simile e non certo solo per l’importo pari a quanto investito più la quota di profitto attesa. A questo punto dichiara che quasi tutti (95%) hanno potuto recuperare e per chi non ha recuperato ci sarà altra occasione. Quindi inizia a parlare di un bilancio in attivo del 143% e inizia a definirsi il tipster più forte d’Italia. A riprova di quanto poco sia credibile questa sua versione, basti pensare che a fine stagione il 75% degli iscritti che aveva nel gruppo privato sono spariti.
Ho cercato di sintetizzare perché immagino siate abbastanza lontani dal mondo del betting (e fate bene) ma ho tralasciato quello che succedeva durante tutta questa stagione che poco ha a che fare con le giocate. Questo gruppo privato ha una serie di chat collegate suddivise per sport dove qualcuno di volta in volta provava a dire la sua che non era sempre del tutto in linea con quanto raccontato da Simone, molti di questi sono infattti stati cacciati in malo modo per motivi futili e insultati pesantemente.
Ad alcuni è andata anche peggio, perché il tipster più forte d’Italia ha pensato bene di andare sui profili social di queste persone e pubblicare foto loro e di compagne con pesanti insulti. A tal proposito vi allegherò il primo di cui ho memoria e poi ha usato ancora questo metodo ogni volta che qualcuno provava a esprimere un pensiero vagamente critico con pubblicazione di volti e dati personali aizzando gli altri a insultarli.
Provo ad anticipare che anche qui come nel caso dei vari guru della fuffa non bisogna credere agli asini che volano, ma qui parliamo di un tipster (per fortuna pochi lo fanno) che racconta di vivere di betting da quasi 20 anni (sua unica o principale entrata) acchiappando così giovani e meno giovani con quella solita illusione del soldo facile.
E poi, purtroppo, quando ci sei dentro e perdi 1000 o 2000 euro e senti uno dire che non bisogna mollare, che si chiude sempre tutto, diventa facile rimanere incastrato se hai una minima vulnerabilità.
Ah e non vi ho detto che ancora oggi racconta che lui non ha la % su quanto perdono gli iscritti alla sua rete ma, che si accontenta di fantomatici privilegi (tipo le quote fake che non riesce a giocare nessuno o quasi) che gli vengono concessi dal sito di riferimento che lui condivide con fare francescano con la sua rete di iscritti.
Per ora mi fermo così, ci sono tante persone che hanno avuto a che fare con questo personaggio equivoco, spero il post gli arrivi e vogliano raccontare la loro esperienza…
Vi lascio il link ad un video YouTube molto bene fatto di un ragazzo che racconta la sua esperienza di 40 giorni dentro lo stesso gruppo in modo molto più efficace di come ho potuto fare io in queste righe…
30 giorni da pittore