Una domanda seria su Big Luca

Ho una domanda seria su Big Luca,

Senza offendere nessuno, perche’ non e’ il mio stile ne’ il mio scopo ma vorrei capire esattamente cosa vende il Big Luca.

La domanda mi sorge perche’ se vedo questa immagine:


Immagine non mia, ma di @Sirc penso OK, ma per imparare Strategia che vuol dire tutto e niente, se fossi un imprenditore mi rivolgerei alle classiche Big4, se proprio volessi andare nel dettaglio le tecniche di Management Consulting sono abbastanza classiche e conosciute (potrei farci anche una serie di post visto che le uso normalmente con i miei clienti).

In termini di comunicazione, un imprenditore di medio successo, non ha cosi poco engagement su LinkedIn:

  • Big Luca ha 917 connessioni/followers e pochissimi like su vari posts;
  • Caloni, CEO, 835 connessioni/followers;
  • Vigna, il copy, meno di 250

Quindi, insomma, parliamo di numeri esigui per quello che riguarda un network professionale; in comparazione io che non sono relativamente nessuno, ho oltre 8K followers ed engagement maggiori.

Quindi, davvero, re-itero la domanda: esattamente cosa vendono?

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Vendono percorsi formativi contenenti informazioni di scarso valore, che spacciano per metodi in grado di generare guadagni milionari.

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Tutto bello, ma chi si pone queste domande è già fuori dal loro target.
Il pubblico a cui si rivolgono questi sono persone che LinkedIn è già tanto se l’hanno sentito nominare, gente che obiettivamente non ha nessuna contezza della realtà professionale di internet e che si fa facilmente impressionare da qualche parola altisonante.

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Quindi il nulla assoluto, nulla di pratico… Ho sbagliato tutto nella vita :frowning:

Oddio, se io fossi con l’acqua alla gola eventualmente due domande me le farei prima di spendere soldi… ma amen, saro’ io che sono sbagliato

Per rispondere con una frase alla tua domanda:

vendono un ecosistema di pensiero

Secondo me, oggi Big Luca è il personaggio frontman di un mondo che va ben oltre l’“online marketing per mentecatti”, con il quale ha cominciato nel 2018.

Il suo è un microcosmo complesso, articolato… a tratti sfuggente, per chi non è adepto del guru. Big Luca non è Ron Hubbard: non sto parlando di culto, di deriva settaria; eppure a suo modo ha diffuso un credo, un linguaggio, un cerimoniale.

Big Luca ha dato vita ad una comunità di discepoli, più che di follower. Un gruppo indottrinato, mentalmente “chiuso in un recinto”, animato per lo più da brave persone – attratte dal luccichio del denaro – rese via via bisognose, dipendenti dalle “verità messianiche” dispensate dal guru (a pagamento).

Da bravo politico, ti impacchetta e vende un sogno. Con luci sgargianti ed effetti stroboscopici.

Il fine ultimo è “lucrare come dei porcospini”, salvandosi così dalla povertà, dalla mediocrità, dall’analfabetismo funzionale del “popolume” là fuori: gli idioti catatonici, le amebe ambulanti, i sub-umani (sono parole sue).

Appropinquatevi, Signori!”, come ama dire.

Big Luca gioca molto su questo, si diverte. È capace, brillante, scaltro, istrionico. “Polarizzante” – dicono di lui – mentre si esibisce nei suoi numeri da circo… perché in fondo “il marketing è esagerazione”.

Ma all’interno di questa comunità, lui – “Il Big”, “Il Papi”, “La Fonte” (come recita l’ultima promo) – è il The Master assoluto, citando il film di Anderson. Se ascolti le sue parole, lo sentirai spesso parlare dell’assoluta necessità di esercitare controllo sugli altri. Lui il controllo te lo insegna.

Big Luca non propone soluzioni: PRESCRIVE, con l’autorità di un medico, posizionandosi sulla cima di una conoscenza superiore… vedi gli insegnamenti di Dan Kennedy, di cui è seguace convinto. Nell’ultima parabola in stile Berlusconi (divertentissima), è tornato dipingendosi come il Supremo Re del Marketing.

Preparati alle conseguenze, se ti immergi abbastanza a lungo nel suo mondo – specie se adotti il sistema della “riprogrammazione mentale”, da lui insegnato (ripetizione ossessiva della Parola del Maestro).

Parlo di trasformarsi in una sorta di seguace, di tifoso, un “lecca-guru” (direbbe Germano Milite), che assorbe il punto di vista del leader in modo acritico e ne giustifica i comportamenti, incapace di cogliere incongruenze e falsità.

Sto parlando dell’ottusa adorazione dei suoi minion, vedi i commenti sotto l’ultimo video.

Per qualche tempo io sono stato uno di loro. Parlo per esperienza.

A questo proposito, Big Luca ha investito molto nell’educare il suo pubblico, proponendo un’infinità di contenuti. Sulla loro piattaforma ci sono centinaia di ore di formazione, tra corsi, audiolibri, masterclass, interviste, mastermind; aggiungi al menu una quantità ragguardevole di video su YouTube, un martellare continuo per 5 anni, dove il guru impartisce lezioni alla platea adorante:

  • Strategie di marketing, media buying, copywriting
  • Manipolazione mentale, persuasione, posizionamento
  • Mindset, psico cibernetica, riprogrammazione mentale
  • Vendita, opportunità di guadagno, e-commerce
  • Finanza personale, fiscalità internazionale
  • Ricchezza, stile di vita, gestione del tempo, relazioni

Eccetera eccetera eccetera.

Non entro nel merito dei suoi contenuti. Diciamo che ci vedo luci e ombre. Aggiungo che a me piace Luca De Stefani, lo apprezzo per tante cose; ma non amo questo Big Luca.

Mi fermo qui. Potrei continuare per ore… :roll_eyes:

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Sono sempre stato curioso sull’utilità dei suoi corsi, visto che non ho mai comprato nulla. Al netto degli slogan (‘informazioni pericolose mai rivelate’, ‘la ricetta per diventare milionari’ ecc.) i corsi di Big Luca sono di livello e soprattutto servono o vende a carissimo prezzo delle gran chiacchierate?

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Dipende.

Considera che io non sono mai stato un lucratore indemoniato orientato alla “massima monetizzazione”… come da sales page bigluchiane.

Ti dico due cose sul marketing, poi ti rispondo nello specifico dei corsi.


Per vivere, non vendo nulla – non nel senso che intende Big. L’80% dei contenuti della Big Luca Int. è marketing, vendita e dintorni. Io ho studiato il restante 20%.

Ho letto tanti libri, di svariati autori, in tema “mindset” applicato al denaro – vuol dire tutto e nulla – time management, “abitudini potenzianti” (vabbè), gestione delle finanze, ecc. Big Luca mi ha incuriosito, così ho comprato i suoi corsi.

Ad esempio, ho acquistato Online Marketing per Mentecatti 3.0. Ho ascoltato solo le parti introduttive – bella la tirata filosofica sulla “malattia mentale della ricchezza” – tralasciando il restante 90% del corso.

Sul marketing bigluchiano ho fatto poco, per lo più in lingua inglese. In particolare le lezioni “Wealth Attraction”, tenute da Dan Kennedy (indubbiamente ottimo oratore); “Guerra Psicologica 2.0”, in tema di posizionamento e manipolazione mentale; ho il libro “Renegade Millionarie”, sempre di Dan Kennedy; più svariati video di Big Luca.

Sconsiglio vivamente di affidarsi alla retorica di Dan Kennedy sull’argomento: in mani grossolane, può diventare facilmente TOSSICA. Guarda gli imitatori di Big, i suoi figli e figliastri: è tutto uno sbattersi per FARE SOLDI, a prescindere dal prodotto/servizio che propongono. Lavorano principalmente sulla percezione del cliente, sfruttano leve psicologiche che non sempre definirei etiche, arrivando a MENTIRE, pur di concludere una vendita. Prezzi gonfiati in cambio di scarso valore.

Ti rimando a Germano Milite, che è esperto sull’argomento e ne ha parlato nelle sue live; anche nell’ultimo lavoro con @Martin, Intervista a Germano Milite (come non lo hai mai visto).


Dicevamo… i corsi. Tolto il marketing, diventa tutto molto soggettivo.

Ne scelgo due, in campi meno controversi rispetto al “mindset” e alla “riprogrammazione mentale”:

  • Educazione finanziaria per esagitati, che parte dagli insegnamenti di Dave Ramsey per arrivare alle esperienze personali di Big Luca con il denaro.
  • Fieno in cascina, che sa molto di Warren Buffett e Ray Dalio: non cercare di battere il mercato, ma prediligi strumenti finanziari come gli ETF sugli Indici.

Big è un ottimo divulgatore, ci sa indubbiamente fare. Senz’altro preparato, abile intrattenitore, sa andare subito al sodo, è intelligente, sarcastico e irriverente al punto giusto, approfondisce molto la dimensione psicologica, è senz’altro bravo.

I due corsi mi sono piaciuti? Direi di sì. Ci ho trovato principi validi? Sì, ovvio. Valgono i soldi spesi? Mah… è relativo. Quel che per me è una buona introduzione a queste tematiche, per un altro diventa “cose che si trovano ovunque”… per di più gratis.

Il marketing con il quale sono stati commercializzati questi corsi è quello di cui ti dicevo prima. Io le sales page non le avevo manco lette… ma sono strapiene di proclami inverosimili, esagerazioni al limite del ridicolo, cazzate improponibili.

Quel che voglio dire è questo (in base alla mia esperienza): ascoltate pure i video di Big Luca, se vi piacciono; comprate un corso, se vi interessa l’argomento e siete curiosi di sentire cosa ne pensa “il più milionario di Dubai”; ma tenetevi alla larga da tutto il resto.

Ne ho parlato nel messaggio precedente.

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Roba x microbici imprenditori e wannabe

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Dalla pochezza degli ultimi numeri però direi che 'sta setta si sta estinguendo no?

Sicuramente non se la passano bene come nei primi anni. Non è più il 2018, quando potevi vendere il “marketing online” ai mentecatti facendo video dalla piscina.

Non sono un esperto, ma il mercato mi pare saturo. C’è un’offerta infinita.

Alcune criticità le ha descritte lo stesso Big Luca, nell’evento “BIG LUCA SI RITIRA!”, quando ha lanciato Scuola Per Ricchi… una rivoluzione fallita.

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Offerta di cosa?

Offerta di corsi. Di tutti i tipi. Copie di copie. Oggi ci sono “formatori” ovunque, che ti propongono un corso. Prima non era così. In giro vedo tanta spazzatura.

Credo non vendano più come un tempo. C’è meno interesse e più concorrenza?

Ad esempio @Lorenzo.Rosa ha riportato in questo post che Thomas Macorig cerca di “vendere la sua intera offerta formativa ad 1 euro”. Immagino per collezionare nominativi a cui offrire servizi, done-for-you, consulenze, ecc.

Oggi per accedere a tutti i corsi della sua Infobiz Academy​ per un anno sono sufficienti 497€. "Oltre 100 ore di videocorsi" in un botta sola, compresi “Aggiornamenti e Corsi futuri”. In passato con questa cifra ci compravi un corso singolo.

L’anno scorso Big Luca ha fatto la stessa cosa, ne ho parlato in questo post.

Sì, poi come dimostrano devono essere in costante ansia per creare nuovo “nulla” e catene di minions che rivendano i loro info prodotti.
Ripentendo la fuffa Kennedy all’infinito. Ogni giorno dover millantare numeri e posizione… quasi stressante, alla faccia della loro promessa “liberi dal lavoro” :smirk:

Grazie per il commento.

In massima parte concordo con tutto quello che hai scritto.

Gli resto affezionato, per aver trascorso molto tempo – almeno un anno – all’interno del suo “recinto mentale”. Ho ascoltato i contenuti del guru molte volte.

Noto però che via via sto migliorando… per così dire. :confused:

Ti faccio un paio di esempi:

  • in passato, non riuscivo a guardare le live di Fufflix. Mi infastidivano. Detestavo Germano Milite (oggi gli sono riconoscente; ho grande stima per il suo lavoro).
  • giorni fa ho visto l’ultimo video di Big Luca sul canale ufficiale. Un tempo avrei applaudito… oggi non ho parole; l’ho trovato vuoto, inconcludente, arrogante.

Un tempo era più propenso al dialogo e al confronto, secondo me (è bravo con le parole); lo ricorda lo stesso Germano nel post sul ban che ha subito. Faceva live in continuazione, interagiva con il pubblico, rispondeva a tutti, era spontaneo, accessibile.

Oggi lo vedo sempre più ritirato, in fuga. Va a parlare soltanto in ambienti “protetti” (es. le interviste con MiK Cosentino e Gurulandia). Non a caso questo mese ha cominciato a pubblicare le vecchie live, come a voler recuperare l’autenticità perduta.

Il Papi di una volta è tornato

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Big Luca è quello che piace a noi italiani. Spavaldo, sicuro di se, sborone, istrionico e sopratutto sa intrattenere con la sua parlantina. Non ho mai comprato nulla da lui, ho visto i materiali gratuiti e mi è bastato per capire che non mi avrebbe insegnato nulla di ciò che già non sapessi.

Però i suoi video ogni tanto li guardo, perche intrattengono. Magari una mente più debole casca nelle sue strategie/tranelli, però se conosci e sai chi hai di fronte, e qui è importante il lavoro di Germano, non compreresti mai nulla da lui.

Detto ciò la parabola discendente è evidente, non sa più come spremere i pollo che fino a qualche anno fa accorrevano numerosi ma, come detto sopra, ormai il mercato è saturo e sopravviveranno solo chi si è ben posizionato (vds Merenda, checché se ne dica ha un posizionamento inossidabile) o chi insegna in nicchie specifiche.

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Ho visto qualche minuto di quelle live, e sembra che abbia tipo cambiato personalità rispetto ad allora.

Questo mi porta a pensare, ahimè, che un mindset propositivo dipenda più dalla tua posizione, perché se tutto attorno a te capitola è inevitabile un cambio NETTO di personalità.

Un ottimo esempio è il caro e vecchio buon Cicciogamer89, che in alcuni frangenti l’ho visto molto meno lucido, spontaneo e rilassato del Ciccio del 2016 (e vuoi ben vedere, ha dovuto sganciare 600.000€ all’Agenzia delle Entrate :joy:)

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Merenda ha un posizionamento invidiabile? Serio?

In passato buttava merda su Big Luca su cose dimostrate dallo stesso Big (e anche Dan Kennedy se non erro) false.

Non so quanto questo sia stato positivo da quel lato.

Sì ora mi viene in mente la domanda: perché quelle cose le ha dimostrate e altre chieste da altri, banali, no? Vabbè, andiamo avanti…

Poi quanto accaduto con Alfio (=, un professionista non agisce così.).

Poi la vicenda di Posta Power, che dimostra anche carenze proprio strategiche (e di economia di base) oltre che di marketing.

Probabilmente anche altre vicende in mezzo (non lo seguo e queste sono quelle che mi sono balzare agli occhi tra home e indirettamente da altri).

Sicuramente ci sa fare a livello cartaceo e di creatività: ricordo il paccone inviato a casa di Mr. Rip, tralasciando i libri sempre con la stessa faccia e sfondo ≠; e dell’altro materiale visto online.
Forse anche a livello di eventi, ricordo quello con Poliquin (coach morto da poco, tra i top allenatori di forza e non solo… personaggio su alcune cose estremo - capibile dato il livello degli atleti che portava - ma che aveva del valore da dare sicuramente, autore di diversi bestseller - all’epoca - per davvero non di Amazon).

Ma da qua, cioè essere forti su alcune aree del marketing (ad essere buoni), ad essere considerati autorevoli quindi rilevanti agli occhi di chi ne capisce (magari medie e grandi imprese) e non di chi è a digiuno della materia ce ne passa :sweat_smile:

Ripeto, con tutto il bene (o meglio, il non male) che gli voglio a Frank (anche se mi sta meno simpatico di Big Luca, vuoi che sul secondo la familiarità con il suo contenuto me lo ha reso quasi come uno di casa ahah, soprattutto pre Università).

No, perdonami. Ti manca qualche concetto per comprendere quello che ho scritto (non fraintendermi, non sto insultando o criticando, intendo proprio tecnicamente lato marketing).

Il posizionamento è l’idea che nella mente del pubblico generalista, così inteso la stragrande maggiornaza delle persone, si ha di un certo brand/persona. In questo caso il Merenda, abile comunicatore e conoscitore di talune tecniche di marketing, anche efficaci, ha saputo ritagliarsi sia uno spazio tutto suo tra i piccoli imprenditori, ma anche tra le persone geneticamente intese grazie ad ottime campagne adv anche sui media tradizionali.

Non ho detto che Merenda è il top marketer in Italia, nel gruppo abbiamo @Frank_J_Galvani che è anni luce avanti, ma ha saputo fare un lavoro di posizionamento encomiabile.

Per cui ribadisco, Merenda è ben posizionato e da li non lo muovi, a meno di grossi scivoloni (che comunque sa gestire, vds posta power).

Ma torniamo a parlare del buon Big che sta alla canna del gas!

Alla fine ho esteso parlando dell’autorevolezza e competenza. Lì mio errore.

Ma all’inizio parlavo del suo posizionamento.

Non modifico il commento così si capisce (spero).

Le vicende scritte dici che non hanno minato questo anche agli occhi dei principianti?
In altri termini, un professionista, secondo loro, si comporta in questo modo?

O per loro è qualcosa che non c’entra di conseguenza tutto rimane lì, invariato, " inattaccato " (dato che piace usare questi termini anche a loro) ?