Per rispondere con una frase alla tua domanda:
vendono un ecosistema di pensiero
Secondo me, oggi Big Luca è il personaggio frontman di un mondo che va ben oltre l’“online marketing per mentecatti”, con il quale ha cominciato nel 2018.
Il suo è un microcosmo complesso, articolato… a tratti sfuggente, per chi non è adepto del guru. Big Luca non è Ron Hubbard: non sto parlando di culto, di deriva settaria; eppure a suo modo ha diffuso un credo, un linguaggio, un cerimoniale.
Big Luca ha dato vita ad una comunità di discepoli, più che di follower. Un gruppo indottrinato, mentalmente “chiuso in un recinto”, animato per lo più da brave persone – attratte dal luccichio del denaro – rese via via bisognose, dipendenti dalle “verità messianiche” dispensate dal guru (a pagamento).
Da bravo politico, ti impacchetta e vende un sogno. Con luci sgargianti ed effetti stroboscopici.
Il fine ultimo è “lucrare come dei porcospini”, salvandosi così dalla povertà, dalla mediocrità, dall’analfabetismo funzionale del “popolume” là fuori: gli idioti catatonici, le amebe ambulanti, i sub-umani (sono parole sue).
“Appropinquatevi, Signori!”, come ama dire.
Big Luca gioca molto su questo, si diverte. È capace, brillante, scaltro, istrionico. “Polarizzante” – dicono di lui – mentre si esibisce nei suoi numeri da circo… perché in fondo “il marketing è esagerazione”.
Ma all’interno di questa comunità, lui – “Il Big”, “Il Papi”, “La Fonte” (come recita l’ultima promo) – è il The Master assoluto, citando il film di Anderson. Se ascolti le sue parole, lo sentirai spesso parlare dell’assoluta necessità di esercitare controllo sugli altri. Lui il controllo te lo insegna.
Big Luca non propone soluzioni: PRESCRIVE, con l’autorità di un medico, posizionandosi sulla cima di una conoscenza superiore… vedi gli insegnamenti di Dan Kennedy, di cui è seguace convinto. Nell’ultima parabola in stile Berlusconi (divertentissima), è tornato dipingendosi come il Supremo Re del Marketing.
Preparati alle conseguenze, se ti immergi abbastanza a lungo nel suo mondo – specie se adotti il sistema della “riprogrammazione mentale”, da lui insegnato (ripetizione ossessiva della Parola del Maestro).
Parlo di trasformarsi in una sorta di seguace, di tifoso, un “lecca-guru” (direbbe Germano Milite), che assorbe il punto di vista del leader in modo acritico e ne giustifica i comportamenti, incapace di cogliere incongruenze e falsità.
Sto parlando dell’ottusa adorazione dei suoi minion, vedi i commenti sotto l’ultimo video.
Per qualche tempo io sono stato uno di loro. Parlo per esperienza.
A questo proposito, Big Luca ha investito molto nell’educare il suo pubblico, proponendo un’infinità di contenuti. Sulla loro piattaforma ci sono centinaia di ore di formazione, tra corsi, audiolibri, masterclass, interviste, mastermind; aggiungi al menu una quantità ragguardevole di video su YouTube, un martellare continuo per 5 anni, dove il guru impartisce lezioni alla platea adorante:
- Strategie di marketing, media buying, copywriting
- Manipolazione mentale, persuasione, posizionamento
- Mindset, psico cibernetica, riprogrammazione mentale
- Vendita, opportunità di guadagno, e-commerce
- Finanza personale, fiscalità internazionale
- Ricchezza, stile di vita, gestione del tempo, relazioni
Eccetera eccetera eccetera.
Non entro nel merito dei suoi contenuti. Diciamo che ci vedo luci e ombre. Aggiungo che a me piace Luca De Stefani, lo apprezzo per tante cose; ma non amo questo Big Luca.
Mi fermo qui. Potrei continuare per ore…