Su invito di Germano, riporto qui il post dal gruppo, in modo che Versace possa leggerlo per esteso, e darci la sua versione dei fatti.
Aggiungerò alcuni elementi che sono emersi nel frattempo.
Per capire come opera il business model di Stefano Versace, dobbiamo partire da un punto focale:
Versace non promuove investimenti. Ti vende invece il “sogno americano”.
(Non a caso è il titolo del suo libro, American Ice Dream, .
Ecco perché ha così tanto successo nell’attrarre capitali.
Stefano Versace e il sogno Americano.
Il suo business non era vendere gelati e manco gelaterie.
Lui vendeva il sogno americano.
Grossa parte dei soldi incassati, venivano spesi in avvocati.
Come funziona il business model di Versace, secondo quanto dichiarato dalle vittime?
Io Antonio, investo il tfr di mio padre e accendo un’ipoteca sulla casa di mia nonna, e faccio all in con Versace.
Non solo per avere una gelateria in Usa, ma soprattutto per VIVERE in Usa.
Nel video che analizzeremo tra poco, lo dice esplicitamente.
Ma cosa succede se, ad esempio (storia successa ad una vittima che chuiameremo Giorgio) il giorno dopo che arrivi in USA, lui ti smonta la gelateria perché andava male?
Semplicemente che il tuo visto non è più valido.
E quindi tu, Giorgio, sei clandestino.
E quindi, passi automaticamente dalla parte del torto.
Perché basta una parola alle autorità, per farti espellere come clandestino.
Perchè Versace cerca investitori in Italia e non negli USA?
Miami, una delle città più ambite per gli investimenti, attrae un flusso costante di capitali, soprattutto dai sudamericani e dalla comunità ebraica.
Ma se i pesci grossi sono quelli, perché lui è andato a pescare pesci piccoli in Italia?
La sua gelateria media, anche la più grande, generava cifre modeste, con incassi annuali che oscillavano tra i 100.000 e i 150.000 dollari.
Nemmeno l’acquisizione della gelateria di Bertoni, con un reddito leggermente superiore a mezzo milione, riusciva a soddisfare le aspettative.
Ma solo grazie al lavoro pregresso di Bertoni.
Numeri bassissimi.
Nessuno, e dico nessuno di avveduto, avrebbe mai investito un centesimo.
Mentre i pesci grossi a Miami restavano indifferenti alle sue attività, il nostro imprenditore intraprendente ha virato verso l’Italia in cerca di nuovi boccaloni.
Considera inoltre he a Miami, Versace è conosciuto per essere uno che fa il vento.
E’ da 5 anni che fa buffi e non paga nessuno, e nessun investitore ha mai recuperato un soldo.
Ecco perché è stato costretto a virare sull’Italia.
Com’è diventato famoso Versace in Italia?
Ho avuto modo di parlare con la casa editrice del suo libro.
Avete presente la copertura mediatica che Versace ha ottenuto in Italia come “Re del Gelato”?
Deriva dalla campagna di PR fatta dalla Casa Editrice che lo ha pubblicato.
A cui era stato presentato (e venduto) dall’agenzia di comunicazione di Roberto Re e soci, come imprenditore ricco, famoso e rispettato negli Stati Uniti.
La casa editrice, da poco aperta, gli ha creduto, e i giornali si sono fidati di quello.
Peccato che abbia mentito e fregato anche loro.
Tanto che non appena si sono accorti della fuffa, hanno rimosso dal loro store il libro e hanno cercato di far rimuovere tutti gli articoli che lo riguardavano (in alcuni casi purtroppo senza riuscirci).
(Il libro purtroppo si trova ancora su Amazon).
In più, sempre perché la gente in Italia si fida degli amici degli amici, e non c’ha sbatta di verificare, Versace era stato addirittura nominato “Ambasciatore delle Eccellenze Italiane negli Stati Uniti”.
Appena si sono accorti della minchiata fatta, per fortuna, almeno loro hanno subito cancellato la nomina.
Anche la casa editrice ha interrotto ogni rapporto dopo soli 8-9 mesi.
Versace, da queste evidenze, non sembra altro che l’ennesimo impostore dalla storia inventata ad uso e consumo dei boccaloni, per spillare loro soldi, come lo sono stati in passato Saba, Scarcella, Proto.
Guarda caso, anche Versace aveva lanciato la bufala di voler acquistare la Sampdoria, da un lato per arruffianarsi la curva, dall’altro per finire pubblicato sui giornali.
(Sta cosa di millantare di voler comprare squadre di calcio è abbastanza comune tra i fuffari, perché ovviamente le società di calcio rispondono alle illazioni, e i giornali condividono. Generando una valanga di PR gratis).
Ma veniamo quindi al video.
Dal palco del power seminar 2018 di Roberto Re
Dopo la campagna mediatica fatta sul libro, Stefano Versace è stato presentato sul palco di un suo power seminar del 2018, con la scusa di raccontare la sua avventura di successo negli Stati Uniti.
Questa, in realtà, si rivelerà una vera e propria vendita da palco, per attrarre altre vittime.
Qui il link, dal canale Youtube di Versace.
https://www.youtube.com/watch?v=7cpvJYajqhg
Il punto più interessante è al minuto 47:56, quando dice davanti a tutti:
47:56 Perché molti mi dicono “mi mandi i bilanci”? Eh Belin, se c’avevo i bilanci andavo in banca.
Cioè, non ce li ho. Non ho ancora una storia da poter raccontare per andare da una banca.
Ma ci sono diverse dichiarazioni ancor più esplicite, precedenti, che potrebbero configurare l’intera faccenda come pubblicità ingannevole.
Infatti…
Roberto Re dice:
4:46 In questo momento se lui schiaccia vede in diretta quante cialde sono state vendute.
Questo significa che ha un gestionale che tiene traccia anche dei dettagli.
Quindi, anche senza bilanci, avrebbe potuto almeno mostrare due dati statistici sulle vendite.
Cosa che non ha fatto.
13:43 Versace afferma che oggi possiede la più grande catena di gelaterie degli Stati Uniti d’America.
Secondo quali dati?
Secondo i registri, prima dell’evento con Re, solo 3 erano le gelaterie “Stefano Versace Gelateria Italiana & Gourmet” esistenti:
Anche TripAdvisor ne elenca solo 3.
Tutte fallite.
Sono diventate 12 solo dopo l’evento da Re.
Tutte fallite anche quelle.
In quegli anni, le catene che vendevano gelato (non ice-cream) più famose in America erano Paciugo, Amorino e Gelato Go.
Che esistono ancora.
Come esiste l’Osservatorio Sistema Gelato, che monitora le gelaterie negli Stati Uniti: quelle di Versace sono sempre state talmente insignificanti, da non finire nemmeno nei loro radar.
13:49 Abbiamo una trentina di punti vendita. Mi definiscono il re del gelato in America.
Non esistono riscontri sui media di questo.
Forse lui si è autodefinito il Re del Gelato?
E lo ha fatto ripetere fino alla nausea ai giornali italiani?
Negli Stati Uniti, nessuno lo conosceva, né lo conosce oggi.
Versace è totalmente sconosciuto ai media americani.
Durante l’evento parla di avere già 30 gelaterie aperte nel 2018.
Sui giornali italiani del 2018, diceva di averne, invece, tra aperte e in apertura, quasi 20.
In realtà, nel picco massimo, ne aveva 12, per lo più aperte con i soldi dei clienti di Re, tranne le 3 di cui ho già parlato.
20 sui giornali, 30 sul palco, 12 per la questura.
Sul sito
https://stefanoversacegelato.com/our-stores/
Per anni, ha promesso l’apertura di altri 4-5 store, oltre i 12 esistenti.
Cosa mai avvenuta, visto che il Franchising è fallito prima.
14:31 Versace afferma di essere diventato allievo di un grande gelatiere, Bertone, e poi di aver comprato “tutte le gelaterie”: “Le gelaterie di Giulio Bertoni le ho comprate tutte io e Giulio è uno dei miei collaboratori più importanti”.
Vai a vedere le vicende giudiziarie che coinvolgono Versace e Bertone, con tanto di pignoramento a danno di Versace.
Link.
14:44 Versace parla di un “impero”.
Dati a sostegno? Nessuno. Tutti imperatori sulla carta.
15:03,120 c’è solo un modo per far confluire i soldi: spiegarlo coi numeri. Noi italiani spieghiamo con le parole e come diciamo io e Lorenzo (Ait): “quando un uomo con le parole incontra un uomo con i numeri, l’uomo con le parole è un uomo morto”.
Ecco, come mai all’evento non ha saputo mostrare questi numeri, ma ha solo vomitato parole autocelebrative?
15:28 Dice Roberto Re:
“Secondo me hai fatto una cosa molto intelligente, hai creato un progetto, dove tu veramente dai a chi investe la possibilità di un investimento con un ritorno molto elevato rispetto alla media”
Ora, posto che Roberto Re risulta socio di minoranza di Versace, secondo quali dati può affermare ciò durante uno speech di vendita?
(Nonostante Re lo abbia negato più volte (link), che sia socio di Versace è evidente dalla causa presentata contro l’affiliato Uruven (link).
16:11 Qui parte la costruzione della “Vision”, facendo il parallelismo con Grom.
“L’obbiettivo è essere venduti ad un colosso, come successo con Grom”.
18:55 Prospettiva di guadagno.
Qui Versace e Re dicono in modo piuttosto furbetto, e fumoso, che ha costi bassissimi, un ricarico enorme, e pertanto può offrire un “48% l’anno”.
Bilanci a sostegno? Zero.
22:01 Re dice:
“Lui ti dice: tu investi i soldi. Alla peggio non li perdi. Cioè se succede o la sfiga quella gelateria in quella posizione quella cosa Eh non rende, ti garantisco che se ci sono delle perdite, te le ripiano io”.
E invece, i debiti non sono stati ripianati, e le gelaterie sono state chiuse per fallimento.
Altra promessa: se va male, abbiamo solo sbagliato la location, quindi ci spostiamo:
22:50 dice Versace:
“Oltretutto, se non va bene, non è un problema di prodotto, ne ho 30 dico io, vuol dire che funziona. Infatti è una delle tre problematiche che dicono gli americani: o ho sbagliato la location, o la location, o la location. La sposto, c’ha le ruote, sposto tutto quanto a spese mie, finché non trovo quella che funziona”.
Posto che le 30 location non sono mai state dimostrate, ma magari Versace può fornirci le prove…
Qui le cose si fanno strane.
Perché in effetti l’investimento era per delle gelaterie su ruote.
Costruite “all’interno” delle vecchie fiat 500.
Solo che non mi risulta che abbia mai ripianato i debiti, né “spostato” la 500.
A dirla tutta, risultano acquistate meno di una decina di fiat 500 senza motore (link).
23:30: “Statisticamente a me Quanto rende? Circa 50%, 48%, perfetto. È un risultato che otteniamo, e che pensiamo di essere in grado di ottenere. Anzi Probabilmente poter ottenere anche di più; non è 48% su ogni singola gelateria, Ok? Magari c’è quella che fa l’80%, quella che fa meno, però quello è risultato che penso di poter garantire”
Secondo quali statistiche?
Perché non sono state mostrate al pubblico?
Come fa una gelateria su ruote, un chioschetto, con costi fissi prevedibili, ad avere una forbice che dal 48% sale all’80%?
Neanche gli infoprodotti hanno quei margini.
Ricordiamo che il Franchising prometteva di investire anche per il marketing.
24:41 “Se la cosa va male, sono io responsabile. Me l’accollo io. Al massimo su 30, saranno tre che vanno male”
Non mi pare che dichiarando bancarotta, abbia mantenuto questa promessa.
Sono fallite tutte.
E, ripeto, non sono mai state trenta.
Ma ora arriva il bello:
28:49: “Poi ci sono i grandi investitori, che sono dei grossi gruppi finanziari, che con noi hanno investito milioni”.
Versace dice di avere ottenuto milioni da grossi gruppi.
Eppure, questo dato non risulta su nessuna carta depositata nei tribunali.
Anche se fosse…
Perché allora aveva bisogno dei 30-100 mila euro dei corsisti di Re?
Dove sono finiti tutti quei soldi, se le spese erano limitate ad un 12%?
Come si chiamano questi gruppi finanziari?
Perché non sono stati in grado di salvare il Franchising dal collasso?
29:08 "Oggi ho una credibilità Oggi ne abbiamo aperti anche altri. Mi mandi la foto del nuovo business per i quali non ho ancora aperto e c’ho la gente coi soldi che mi dice “visto quello che hai fatto… Questa è bufarella la pizza…”.
Anche Bufarella è fallita. 2 volte. Dopo nemmeno un anno.
38:05 Oggi, a distanza di soltanto 5 anni, sono la catena più grande di gelaterie italiane negli Stati Uniti d’America. E pensate che quando ho iniziato non sapevo neanche come si produceva un gelato.
5 anni di attività.
E nessun bilancio dal mostrare al pubblico.
Né uno straccio di quotidiano o magazine americano, che lo battezzi come il “Re del Gelato”.
A questo punto Re ci mette il carico, da bravo affabulatore da palco, con una tecnica che Germano riconoscerà subito:
44:30: Ok adesso della nuova attività… della pizzeria di Napoli, pizza di Napoli… E lì non hai ancora i numeri, ma hai già gli investitori che sono lì pronti; è la credibilità. Oramai ha una storia di successo quindi ci aspetta che ne fa un’altra simile, ci investo subito ma più veloce di così, eh! È una questione che oramai ti sei creato una credibilità e questo ovviamente ha un valore sul mercato se io domani lancio un progetto nel mondo della formazione c’è gente che vuole investire con me anche se è una cosa innovativa e non si sa.
Vista l’asssenza totale di dati e di riprova sociale, qui Re prova a creare un po’ di autorità a Versace, e a prestargli un po’ della sua:
“Eh, c’ha gli investitori pronti anche per la pizzeria, che altre prove vuoi che sia un uomo di estremo successo?”.
Peccato che l’uomo dei dati si limiti a sciorinare parole. E a mostrare zero dati.
Quindi, per riassumere…
Versace e Re dicono che ci si può fidare grazie a:
- 5 anni di attività (e bilanci)…
- Nomea di “Re del Gelato”…
- 30 store già aperti…
- La più grande catena di gelateria negli Stati Uniti…
- Gruppi finanziari che hanno già investito milioni…
Ma…
Non ha uno straccio di bilancio di mostrare ai futuri investitori, che se li avesse avuti, sarebbe andato in banca.
E nessuna banca vuole prestargli i soldi.
La cosa tristemente divertente?
Che c’è una causa (giugno 2017) antecedente a quell’evento di Re, “Uruven contro Versace”, in cui l’affiliato porta in tribunale Versace per “essere stato indotto a investire in un franchising in modo fraudolento”.
Attenzione ad un dettaglio:
Chi cita in giudizio Versace, si lamenta anche che la location sarebbe stata pure svaligiata.
Di tutte le attrezzature (link)
Esattamente come succederà qualche anno dopo ad una gelateria Konos, come potrai verificare dal profilo Facebook di Stefano Versace.
Altro fatto interessante.
Di 73 società in cui è stato coinvolto Versace dal 2018 ad oggi, solo 17 risultano ancora attive.
Di cui 5-6 sono società sono società destinate alla gestione del Franchising…
A voi fare le considerazioni del caso.
Per concludere.
Alla fine del video, Versace vende il sogno americano, come detto ad inizio articolo.
Potete notare come spinga tantissimo sul vendere gli Stati Uniti come terra della libertà, e l’Italia come Paese che ti soffoca.
Tra i pacchetti proposti, cita espressamente quello per ottenere un visto per vivere lì.
47:06 Quale dei tre progetti è quello che vi interessa se quello delle quote quello della gelateria intera che dà diritto al visto per vivere e lavorare negli Stati Uniti d’America legalmente
E qui il cerchio si chiude.
** Perché Versace non rischia quasi nulla negli stati Uniti?**
Contrariamente a quanto millanta, la villa con piscina è affittata, e la Ferrari e noleggiata a lungo termine.
Lui stesso, in un post di qualche anno fa, ammette inoltre di “noleggiarla” a breve termine ad altri, per tirarci su due spicci.
La verità è che non ha un patrimonio aggredibile.
L’unico conto personale che ha, è cointestato alla moglie, e secondo i giudici è impignorabile.
Inoltre, le sue vittime sono sempre stranieri, quindi negli stati Uniti non hanno la stessa tutela legale dei residenti.
Considera che è per questo sceglie fornitori, soci e investitori non residenti in USA.
Perché così sa che difficilmente potrà finire in tribunale e perdere.
Senza contare che un’ora di consulenza con un avvocato negli Stati Uniti ti costa mille dollari, e avviare una causa almeno centomila.
PS Se qualche investitore vuole spiegarci la faccenda delle gelaterie su ruote, poi diventate gelaterie fisse, è il benvenuto.