Premessa: il signor Pier Paolo Caselli non è un “fuffaguru” comunemente intendibile. Non vende corsi o sogni di facile e rapida ricchezza, non è particolarmente famoso e/o presente con le sue ads ovunque.
E allora perché, come Simona Corsaro, si è guadagnato un posto d’onore su fuffapedia? Beh, chi conosce un minimo le vicende che lo riguardano ed il suo modus operandi online, insieme alla sua ricerca di visibilità per poter meglio diffamare chi prende di mira, troverà questa domanda retorica.
Il sior Caselli, infatti, definito non a caso “hydra delle fregnacce (o cazzate, per i meno puritani)”, è un noto propagatore di fuffa purissima. Fuffa intellettuale, potremmo dire. Informazioni false, capziose, tendenziose. Una sorta di troll boomer che individua una vittima e la perseguita, per anni, contattando anche suoi amici, soci, collaboratori, partner, sponsor e raccontando loro una realtà che esiste solo nella sua testa, con un costante lavoro d’attacco su più fronti che in breve tempo diventa esasperante.
LE ALLEANZE CON I PREGIUDICATI
Non esita poi ad allearsi con personaggi come il pluripregiudicato Matteo Saba, con il quale per lungo tempo ha scambiato un’infinità di messaggi ammiccanti, di chiara complicità nella lotta al “nemico comune”. C’è un corposo archivio a tal riguardo, ma vi basterà leggere qui di seguito qualche esempio di “scambio tra amici”, avvenuto fino a praticamente ieri, anche su gruppo appartenenti ad associazioni che dicono di muoversi a tutela dei consumatori.
Al contrario di quanto ha affermato nell’esposto inviato al consiglio di disciplina dell’ordine dei giornalisti, tra l’altro, Caselli, che è particolarmente infido perché agisce da perpetuo aggressivo-passivo, è anche piuttosto avvezzo ad offese particolarmente odiose e gratuitamente diffamatorie, facendo di tutto anche per provocare l’interlocutore, al fine di farlo “esplodere” e poi rampognarlo per l’eccessiva acidità con la quale ha osato rispondergli.
Qui abbiamo una combo, in tal senso: sorrisetto virtuale d’intesa con Saba e “bimbominkia non normale” regalato al sottoscritto. Tutto, lo precisiamo, ospitato per almeno un anno sul gruppo del Gatto e la volpe del web, senza alcuna possibilità di replica concessa alla parte offesa.
E non è certo un caso insolato. Caselli è presente su tanti social, incluso Linkedin, dove non si è risparmiato nel darmi del disturbato mentale, continuandoi ancora oggi a postare compulsivamente (con interazione pari a zero) post che hanno il solo scopo di distruggermi.
Ci sono poi un’infinità di altri contenuti gravemente diffamatori, con tanto di siti linkati persino alle università dove venivo ospitato. Siti poi posti sotto sequestro e che hanno al momento portato un rinvio giudizio per diffamazione aggravata per chi li ha rivendicati (sempre il signor Saba).
UN TESSERATO PROVETTO
Tesserato “provetto” dell’associazione “Il gatto e la volpe nel web”, che pure ha meritato diversi approfondimenti per carenza di coerenza, trasparenza e capacità/volontà di confronto, Caselli è capace di sparare la prima fregnaccia, vedersela smentire e produrne subito altre due ancora peggiori.
Smentite anche quelle, Caselli continuerà a far finta di nulla, senza scusarsi o rettificare e si prodigherà per produrre altre quattro dichiarazioni false o comunque mistificatrici e platealmente faziose. E così via all’infinito, senza sosta. Da qui il soprannome “hydra delle cazzate”.
UNA PRODUZIONE CONTINUA DI INSINUAZIONI E BALLE
Come detto, il torinese, ha il brutto vizio di lanciare accuse infondate, dimostrando anche non poca inettitudine (o malafede) nella verifica delle informazioni in suo possesso, senza poi avere mai la decenza di scusarsi e rettificare, una volta che viene smentito.
Di seguito, una breve carrellata dell’infinita serie di cantonate caselliane.
L’effetto martire e il post (mai) cancellato.
Uno dei cavalli di battaglia del Caselli, è stato per mesi un mio post intitolato appunto “effetto martire”, dove spiego proprio a soggetti come lui perché agire in un certo modo è di sicuro molesto per la vittima, ma nel lungo periodo quasi sempre controproducente.
Come potete leggere, Caselli agisce in due modi:
- Lancia un’accusa infondata
- Sostiene di non aver ricevuto risposta alla sua “domanda scomoda”
Ma il post è sul serio stato cancellato? Ovviamente no: eccolo qui.
Informato della cosa, Caselli non ha battuto ciglio ed è passato subito ad altro. Per esempio, dopo il mio ban momentaneo da Linkedin, ignorando che i profili riabilitati recuperano i follower entro solitamente 48h, sempre in perfetta sincronia con Matteo Saba, ha pubblicato questo.
Secondo lui, di colpo, avevo perso 5000 follower, a testimonianza di chissà quale altra “scorrettezza” o comunque elemento poco chiaro sul mio operato. In contemporanea, stessa riflessione/accusa dal signor Saba
Come spiegato, però, i follower sono tornati ai soliti numeri e delle scuse o delle rettifiche di Caselli neppure l’ombra.
LE RECENSIONI AI LIBRI NON LETTI
A dimostrazione dei tratti ossessivi mostrati dal signor Caselli, c’è anche la recensione delirante all’ebook su Lorita Tinelli che ho scritto insieme a Gianmarco Crinieri.
A parte la prova che il torinese ha recensito il libro senza averlo acquistato e quindi letto (manca la dicitura “acquisto verificato”), il nuovo deliro qui appare chiaro: per il signor Caselli, scarso non solo in empatia per le vittime di persecuzioni giudiziarie ma anche nella conoscenza del codice di procedura penale, fa un triplo salto carpiato nella faziosità più incredibile e rampogna chi non si è opposto alla remissione di querela, facendo le sue consuete quanto demenziali “domande”.
Nulla però ha da chiedere alla dottoressa Tinelli, sul perché da convinta di aver subito gravi torti, avesse deciso di tirare i remi in barca dopo anni di processi (a gratuito patrocinio). No, l’atteggiamente sospeso/colpevole è di chi, giustamente, ha colto l’occasione per evitare di mantenere un carico penale pendente ed evitare un processo che, nella migliore delle ipotesi, avrebbe portato altre spese ed un’assoluzione.
A questo punto, considerando la mole di comportamenti e dichiarazioni inspiegabili, potremmo dunque dire che, dopo i misteri di Fatima, possono forse trovare uno spazio nell’immaginario collettivo anche quelli di Caselli.
Però non illudetevi, perché le cronache caselliane non sono certo finite qui ed anzi ci sono altre chicce da analizzare e portare a conoscenza del pubblico.
“HO FINITO CON TE…ANZI NO”
Altra caratteristica del Caselli è l’incapacità di seguire i suoi stessi propositi. Più volte, infatti, dichiara che non si occuperà più della vittima delle sue persecuzioni (a suo dire oramai distrutta), tranne tornare a mostrare nuovamente la sua ossessione poco dopo.
Insomma, sembrerebbe che questo 60enne torinese abbia un disperato bisogno di un nemico da attaccare con cadenza praticamente quotidiana. Raccontare qui il suo modus operandi, servirà quindi sia al sottoscritto per presentarlo al meglio a chiunque riceverà le sue moleste comunicazioni diffamatorie, sia a dare un punto di riferimento ad eventuali nuove vittime che potrà perseguitare in futuro (prima di me per anni si è dedicato alla dottoressa Simonetta Po, che con lui in comune ha avuto un passato in Scientology).
Qui di seguito un post pubblicato a metà 2024, dove sentenzia di aver “finito con me”, sostenendo che continuare sarebbe stato come “sparare sulla croce rossa”
Per altro, confessando che il suo obiettivo è proprio quello di annientarmi del tutto, non solo quello di criticare legittimamente ciò che ritiene poco valido o corretto. No, il sior Caselli vuole distruggere le vittime designate, rendendo la loro vita un inferno.
“TRUFFLIX”: IL FORUM CLONE DI FUFFAPEDIA
Il sior Caselli, sempre in compagnia del signor Matteo Saba, ha per mesi frequentato anche un forum decisamente inquietante, maldestro clone di fuffapedia e nato con il preciso scopo di distruggere la reputazione di chi vi scrive. Inutile dirvi, che non ho mai potuto replicare ai deliri presenti su quel sito. Qui ne posto uno, che è amaramente ironico (ma abbiamo anche videorecord per opportuni utilizzi futuri).
A parte le solite frasi rivolte al sottoscritto per provare a ferire e colpire in ogni modo possibile, nell’ultimo commento si legge che Fufflix sarebbe “morta” ed il forum sarebbe “deserto”. Ironia della sorte, appunto, è quel forum (trufflix.com) che ora è offline e quindi di fatto “defunto”.
Poi, come ciliegina, il post di Maggio 2024 dove Caselli annuncia per l’ennesima volta:“Caso Germano Milite chiuso”. Ovviamente, anche questo proposito, è stato subito e platealmente tradito. Il post è recuperato grazie alla wayback machine.
INQUIENTANTI FAKE NEL GRUPPO FREQUENTATO DA CASELLI
L’utilizzo di account fake per diffamare personaggi scomodi o per operare mere azioni ritorsive che nascondono possibili disturbi mentali, è una pratica che patisco da praticamente sempre. Ultimamente, sempre sul gruppo del gatto e la volpe del web, sono comparsi ben 3 fake diversi (tutti creati lo stesso giorno), che operano in tre modi:
- Promuovono l’associazione, incluso l’acquisto di tazze con logo
- Sostengono di aver risparmiato ingenti somme grazie all’associazione senza però fornire alcuna prova
- Attaccano il sottoscritto con stile ed argomentazioni molto simili a quelle caselliane (con Caselli in prima linea ad interagire). Di seguito screen decisamente eloquenti.
Come avrete intuito, data la mole di materiale prodotta con il solo (ossessivo) scopo di distruggere la mia reputazione e quindi la mia persona, si potrebbe continuare fino a scrivere un libro. Per ora ci fermiamo qui, però, consapevoli di aver già presentato al meglio sia Caselli, sia il suo modus operandi, sia le realtà che frequenta abitualmente.
Chiunque, adesso, potrà farsi un’idea basata sui fatti in merito al soggetto che da anni, senza per altro alcuna valida motivazione, ha deciso di dedicare parte delle sue giornate al tenativo di distruggere la mia professionalità, per poi arrivare alla mia persona.
Se ci sono altre vittime di questo signore, possono naturalmente contattarmi e raccontarmi la loro esperienza. Dato il “profilo” e le altre testimonianze già avute, non fatico a credere che i suoi comportamenti non siano appunto isolati.
UNA DICHIARAZIONE PREOCCUPANTE
Nella mole di materiale disponibile sul personaggio, stavamo dimenticando di aggiungere uno degli ultimi commenti rilasciati dal soggetto, che da oramai quasi un anno è stato informato della querela per diffamazione aggravata che ho sporto contro di lui.
Il messaggio, racconta molto del signor Caselli, del suo modo di agire, dei suoi obiettivi ed anche delle sue previsioni. Come leggete, è un lungo commento dove di fatto il 60enne torinese ammette che, per lui, un’eventuale condanna penale non cambierebbe molto.
Guiai, invece, se dovessi subire io una condanna simile. Sarebbe la pietra tombale sulla mia carriera e quindi sulla mia vita (ovvero il suo sogno non certo recondito ma chiaramente espresso). Sono deliri, questi, che se non fossero mossi da sentimenti che sembrano di pura cattiveria, nonché di incontrollabile smania ritorsiva, farebbero anche una certa tenerezza. Anche per gli schemi di “proiezione” che tradiscono, quando ad esempio inquadrano la vittima come una sorta di nullità senza meriti e capacità particolari, che si costruisce una realtà inesistente dove invece è vincente ed efficace nel suo lavoro.
A parte 20 anni in Scientology ed il tentativo (fallito) di diventare famoso raccontando la sua fuouriuscita, infatti, non si comprende da quale pulpito il 60enne giudichi tutto e tutti, dispensando patenti di fallimento a chiunque non gli stia a genio.
E dicendoci, a chiare lettere, che non ritiene grave neppure una eventuale condanna per diffamazione aggravata.
IL PARERE “NEUTRALE” DI CHATGPT
Ho comunque voluto chiedere a ChatGpt come bisogna interpretare il senso del messaggio appena riportato, senza “imbeccare” in alcun modo l’intelligenza artificiale, in modo da ottenere un’interprezione non fuorviata da script particolari.
In trasparenza, dunque, nello screen riporto cosa ho chiesto nello specifico tramite script. Qualsiasi “terzo” potrà così farsi un propria idea.
Cos’altro deve fare, il signor Caselli, affinché la giustizia prenda in considerazione l’idea di perseguirlo per quanto abbiamo sin qui incontrovertibilmente dimostrato.
Speriamo nient’altro…