Ho deciso di scrivere questo articolo di approfondimento, perché oramai ci sono troppi punti oscuri e comportamenti ingiustificabili mostrati da chi guida l’associazione a tutela del consumatore “Il Gatto e la volpe nel web”. I fondatori principali di questa piccola associazione sono due: il presidente Alessandro Norcia e la vicepresidente Alessia Borsetto.
I due, che come noto a tanti in passato hanno collaborato con me e con Fufflix per diverse inchieste e condotto anche ottimi lavori di indagine, da tempo hanno intrapreso una serie di azioni sia gravi che incomprensibili, volte a gettare discredito sulla mia persona e sull’intera attività di “Fufflix”, che da anni offre un servizio pubblico effettivo a tutela dei consumatori, avendo ottenuto un crescente successo ed essendo oggi tra i punti di riferimento italiani per la lotta a pubblicità ingannevole, pratiche commerciali scorrette e truffe.
LA PRIMA OMBRA INQUIETANTE
L’ombra più inquietante che insiste sull’associazione riguarda proprio il reiterato comportamento del duo Borsetto-Norcia, che per circa un anno ha permesso al noto pluripregiudicato Matteo Saba (due condanne definitive per truffa, oltre ad una serie infinite di azioni di doxing, diffamazione ecc) di imperversare senza alcuna moderazione sul loro gruppo Facebook.
Il signor Saba, con la collaborazione di un altro associato particolarmente attivo nelle azioni persecutorie e diffamatorie contro la mia persona, il signor Pier Paolo Caselli, ha infatti diffuso a lungo articoli e siti web che sono poi stati oggetto di un sequestro preventivo ed hanno portato all’emazione di un 415 bis (vedi immagine sotto)
Informato immediatamente delle gravi e reiterate condotte del signor Saba sul suo gruppo Facebook e dell’impossibilità dello scrivente (bloccato da quest’ultimo) di replicare contestando le gravi diffamazioni diffuse, Norcia rispondeva di non voler limitare la libertà d’espressione nel gruppo e…non moderava in alcun modo i contenuti segnalati.
LA PROBABILE TRUFFA AD UN EX ASSOCIATO DEL GATTO E LA VOLPE DEL WEB
Poi, tra fine gennaio e febbraio 2023, Norcia e Borsetto venivano resi edotti di un fatto molto grave, per la buona reputazione della loro associazione. Un loro (non a caso) ex associato, inviava a Norcia una denuncia per truffa presentata proprio contro Matteo Saba, accusato di aver incassato decine di migliaia di euro a fronte di un presunto “investimentio nell’oro grezzo”, con rendimento promesso pari al 18% circa ogni trimestre.
Una volta ottenuta l’ingente somma, con uno schema che come abbiamo dimostrato grazie a prove e diverse testimonianze, il signor Saba versava inizialmente solo qualche migliaio di euro ai suoi “clienti” e poi spariva nel nulla con la restante parte.
Il signor Norcia, solo a quel punto e per altro sostenendo che tale denuncia fosse stata archiviata (cosa assolutamente falsa) si decideva a bannare il signor Saba dal suo gruppo, riservando però lo stesso trattamento al sottoscritto.
Qui di seguito il messaggio di giustificazione che Norcia ha deciso di mandare a chi vi scrive, non rispondendo poi a nessun’altra comunicazione, inclusa l’ultima (di cruciale importanza) di cui parleremo poco sotto.
“Ciao Germano, riguardo alla situazione con saba nel nostro gruppo abbiamo ricevuto una mail da uno che non fa piu parte della ns associazione e a seguito di denuncia depositata nei suoi confornti (a quanto pare archiviata ma poco importa) abbiamo preso la decisione di rimuoverlo dal gruppo.
Capisco che le persone possano avere opinioni diverse e che ognuno possa percepire le situazioni in modo diverso. Vorrei sottolineare che il nostro intento non è quello di creare conflitti o etichettare le persone in maniera negativa.
La saga legata a Saba pero ci ha stancato tutti e non abbiamo intenzione che inquini anche il ns gruppo. abbiamo trovato la miglior soluzione che possa metter fine a questa situazione prolungata ovvero rimuovendo tutti i commenti e bannando entrambi per cercare di preservare l’atmosfera positiva nel nostro gruppo”.
Ergo, il presidente di un’associazione a tutela dei consumatori, ci racconta di aver bannato un noto pluripregiudicato e truffatore dopo circa un anno dalla prima segnalazione, di fatto solo perché voleva “preservare l’atmosfera positiva” del suo gruppo Facebook. Nessun accenno a questioni etiche, legali, di opportunità e rispetto. Parla di “saga Saba”, ignorando anche ciò che gli aveva riferito il suo stesso associato.
Poi sostiene di non voler “etichettare le persone” in maniera negativa. Ma come, Norcia? Hai passato la vita e regalare epiteti negativi (spesso meritati, altre volte un po’ avventati) a persone di ogni tipo ed ora, improvvisamente, dici che sul tuo gruppo non ne volete più?
E ancora: i commenti colmi d’odio del signor Saba ed anche del signor Caselli, celebrato pure come “associato modello” dalla vicepresidente Alessia Borsetto, che mi dipingono come una sorta di demonio affabulatore? Quelli non intaccavano questo clima fatato e positivo che avete improvvisamente deciso di preserevare, anche a costo di censurare la verità?
Avete un gruppo, per altro, dove evidentemente non si può più neppure solo parlare di truffe e truffatori, se questi ultimi sono potenzialmente funzionali all’attacco di chi è inviso all’associazione.
Come riferiscono diversi testimoni, infatti, il tema “Saba” è tabù e si viene prima ammoniti e poi sia censurati che bannati, se si osa anche fare il nome del sottoscritto.
ESISTE UN LEGAME TRA SABA, NORCIA E L’ASSOCIAZIONE?
Se pensate che i comportamenti fin qui raccontati siamo sia gravi che imbarazzanti, soprattutto per chi vuole ergersi ad infallibile paladino a tutela dei consumatori, continuate a leggere ciò che è accaduto successivamente. Come da un po’ di tempo a questa parte, infatti, pare che il signor Norcia sia molto più interessato a raccontare la balla secondo la quale si sarebbe allontanato lui da me e da fufflix per motivi tra l’astruso ed il diffamatorio, che a prendere le distanze da chi ha preso e non restituito i risparmi di un suo stesso associato.
Noterete la presenza costante del signor Caselli, oggetto tra l’altro di una querela per diffamazione ed atti persecutori nei confronti del sottoscritto e di Alessia Borsetto, che ci sfodera le sue argomentazioni sicuramente “molto positive” e che non voglio etichettare nessuno in maniera negativa.
L’aspetto grave, però, viene ora: come detto, infatti, il signor Saba da qualche mese nomina Norcia e l’associazione, sostenendo che quest’ultimo mi avrebbe denunciato, oltre che bannato.
Lo ha fatto su discord, lo ha detto a chiare lettere anche in una delle sue live, come ad esempio qui
Basta ascoltare: Saba dice chiaramente che l’associazione presieduta da Norcia mi avrebbe denunciato, per motivi non ben precisati. E dice “la cosa mi è stata riferita” e poi aggiunge:“Pensate uno che dovrebbe tutelare i consumatori e viene denunciato da un’associazione”.
Ora, a parte dover spiegare a Saba (che nega le sue condanne definitive) che denunciare non significa ottenere una condanna passata in giudicato come quelle che ha lui, ci si può rendere conto di come il pluripregiudicato utilizzi Il Gatto e la Volpe nel web per provare a delegittimarmi.
Non pago, sempre Saba sotto falso nome, ha contattato anche i miei sponsor, con la mail che vi allego qui. Come potete notare, anche in questo caso ha usato Norcia e la sua associazione per provare ad accreditare i propri deliri diffamatori
Ho così informato il signor Norcia, via Whatsapp, con questo messaggio:"*Ciao Alessandro. Saba (perché è ovviamente lui) ha scritto ad un mio sponsor e ti ha tirato in mezzo. Ci tenevo a fartelo sapere. Puoi leggere tu stesso il contenuto della mail e, ovviamente, scegliere un no comment, confermarmelo o smentirlo. Però dovevo dirtelo. Divergenze a parte, è la terza volta che fa il tuo nome in gruppi e via mail. *
Valuta tu.
Un saluto"
Da Norcia nessuna risposta. Solo il post che potete leggere sopra, dove riferisce di essersi allontanato da me per motivazioni che risultano a mio avviso tragicominche, oltre che molto ipocrite.
Falso, per altro, che sarebbe stato lui ad allontanarsi. Sono stato io, quando ha deciso di lanciare l’associazione, a scegliere di non seguirlo e non promuoverlo tramite i miei gruppi. Motivo? C’èra qualcosa, nel suo approccio generale, che non mi convinceva. A parte il tempo che poteva dedicare all’associazione, anche i suoi metodi e modi (le inchieste da lui scritte e pubblicate sul mio giornale, young.it, erano sempre molto “limate” per evitare diffamazioni).
Non che lo ritenessi un cattivo ragazzo, ma semplicemente non lo ritenevo capace di gestire le sfide di un’associazione, andando ben oltre le sicuramente valide portate avanti con il gruppo. Questa cosa, anche se non me lo ha mai riferito, deve averlo ferito e/o indispettito.
In ogni caso, queste ultime sono solo ipotesi personali che potete prendere per buone o meno. Cioè che resta oggettivamente grave nelle scelte narrative e comportamentali di chi è a capo del Gatto e la volpe nel web, lo abbiamo ampiamente dimostrato in questo pezzo.
Sperando che, finalmente, ci sarà un cenno almeno per prendere le distanze dal signor Saba e da certi, odiosi (e legalmente molto rischiosi) metodi di dossieraggio e persecuzione, che sono certo Norcia e Borsetto vorranno dire chiaramente di rifuggire.