L'Opinionista Scalza è Simona Corsaro

E su questo archivio della fuffa in costante arricchimento non poteva mancare lei, la blogger torinese che si fa chiamare “L’Opinionisa Scalza”, da un mesetto meritoriamente rinominata “La Scarsa”. Dietro questo nick name, c’è Simona Corsaro, che su un profilo linkedin a lei riconducibile risulta essere impiegata presso una piccola realtà di Torino.

Una sedicente debunker, in realtà propagatrice seriale d’odio e fuffa cialtronesca; incapace anche di effettuare una semplice ricerca su Google per comprendere da sola, ad esempio, che il regime forfettario non si applica alle S.R.L, questa cinquantenne particolaremente molesta ha uno schema d’azione ben preciso che utilizza con le vittime designate:

  • Inizia insultando e denigrando (con me è partita dandomi dell’omino misogino, passando poi a fallito/incapace, narcisista patologico, incel, bugiardo seriale ecc)
  • Utilizza la sua micro-claque fomentandola contro il target stabilito
  • Banna e censura la vittima e chiunque voglia sostenerla
  • Ridicolizza non solo la vittima, ma anche i suoi sostenitori
  • Fugge da ogni confronto con chiunque le sia dialetticamente superiore

Insomma: un bel personaggio, per altro convinto di potersi nascondere dietro l’anonimato e quindi restare impunito per le azioni persecutorie messe in atto e le fandonie diffamatorie scritte.

Ha deciso di perseguitarmi da due mesi, con decine di contenuti deliranti tra articoli e post. Io ho così deciso di dedicarle un approfondimento, che si legge in 10 minuti e sotto il quale trovate già un primo commento da minions scalzo (con replica già scritta). Potete leggerlo da qui.

Attendo, curioso, vostri feedback

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“La Disinformazionista detta La Scarsa”

Da un’analisi rapida si evince ciò:

  • Opinionista Improvvisata

  • Femminista Tossica (pronta a falsificare dati pur di dare adito alle sue tesi imbarazzanti dando dell’ incel a chi non la pensa come lei)

  • Reazioni Fuffaguresche quando è lei ad essere incalzata

  • Probabilmente non ha mai pagato un singolo € di tasse da libera professionista, vista la sua grande conoscenza in ambito tributario

Non il massimo.

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@Scatty. Ottima sintesi, direi. Sì, più che non il massimo, decisamente al di sotto del minimo sindacale anche solo per provare a fare la blogger, figuriamoci la giornalista e/o la debunker. Questa signora pare non sappia neppure usare Google per una semplice ricerca; non sa scaricare una visura per evitare di fare confusione con le partecipazioni di una società, non sa neppure consultare informazioni pubblicate in chiaro sui portali di finanziamento (autorizzati Consob, preciso).

L’ultima perla? “Non è forse vero che le società/cooperative le quali si occupano di assistenza domiciliare per anziani ingaggiano per lo più donne provenienti dall’Est Europa?”.

Lo ha scritto per giustificare il suo attacco alla cooperativa per la quale lavoro, dopo aver scritto con evidente tono sminuente che non fosse altro che “una squadra di badanti dell’est”.

Peccato che fosse, anche questa, una cazzata totale. Appena ricevuto report dalla cooperativa Santanna1984, con lo storico completo per nazionalità. Le risorse italiane sono prime, tutte quelle dell’est messe insieme superano di poco il 23%. Incredibile come questa blogger scarsa riesca ad abbinare pipponi moralisti su elementi che poi si rivelano anche del tutto falsi.

Nb: noterete in elenco alcune voci doppiate o simili, come ad esempio “bulgar e bulgaria” o due volte “Ucraina” o ancora"Georgia" e “Georgiana”. Il tal caso, vanno semplicemente raggruppate e sommate, perché semplicemente nel file originario a volte sono state inserire come “Georgiana” (nazionalità) ed a volte come Georgia (nazione). Però avete tutto. Il file è lo storico da inizio attività!

"1. Italiana: 341 persone, 18.47%
2. Romena: 327 persone, 17.71%
3. Perù: 296 persone, 16.03%
4. Ecuador: 84 persone, 4.55%
5. Ucraina: 52 persone, 2.82%
6. Marocco: 49 persone, 2.65%
7. India: 39 persone, 2.11%
8. Colombia: 37 persone, 2.00%
9. Moldava: 36 persone, 1.95%
10. Sri Lanka: 33 persone, 1.79%
11. Georgia: 31 persone, 1.68%
12. Cuba: 26 persone, 1.41%
13. Georgiana: 26 persone, 1.41%
14. Nigeria: 26 persone, 1.41%
15. Albania: 25 persone, 1.35%
16. Moldavia: 23 persone, 1.25%
17. Brasile: 20 persone, 1.08%
18. El Salvador: 18 persone, 0.98%
19. Indiana: 18 persone, 0.98%
20. Venezuela: 17 persone, 0.92%
21. Filippine: 17 persone, 0.92%
22. Senegal: 17 persone, 0.92%
23. Tunisia: 16 persone, 0.87%
24. Cubana: 15 persone, 0.81%
25. Dominicana: 14 persone, 0.76%
26. Congo: 14 persone, 0.76%
27. Bolivia: 12 persone, 0.65%
28. Honduras: 10 persone, 0.54%
29. Camerun: 9 persone, 0.49%
30. Colombiana: 7 persone, 0.38%
31. Egitto: 6 persone, 0.33%
32. Bulgar: 6 persone, 0.33%
33. Haiti: 5 persone, 0.27%
34. Costa d’Avorio: 5 persone, 0.27%
35. Bulgaria: 5 persone, 0.27%
36. Madagascar: 5 persone, 0.27%
37. Santo Domingo: 5 persone, 0.27%
38. Nigeriana: 5 persone, 0.27%
39. Ucraina: 5 persone, 0.27%

Che poi quanto può essere provinciale il commento “tutte badanti dell’est”, se fossero anche tutte ragazze dell’est che male ci sarebbe ? Lavorano no ? Mica fanno cose losche.

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@Gatsu ma infatti, il lavoro dell’opinionista marcia, è proprio indicare il marcio dove non c’è, perché lei è convinta che debba esserci.

Farebbe solo tenerezza, non fosse comunque capace di molestare e far danni

Ho letto l’articolo su young.it, per poi addentrarmi sotto una fitta cascata di acqua sporca contro Germano, che sgorga copiosa dal sito web dell’Opinionista Scalza.

Se sono ancora qui, vuol dire che sono sopravvissuto alla tempesta di fango. :wink:

Non entro nel merito… non conosco le vicende; mi limito a rimarcare un fatto per me sacrosanto: negare il diritto di replica ti pone automaticamente dalla parte del torto.

(La Scalza in una video intervista con… Capitan Banana)


Germano è stato bannato dal canale Facebook della Scalza e dal suo sito web:

Sta cosa di essere stato bloccato su Facebook da entrambe non gli va giù… ti abbiamo mandato a fan…lo, perdona il termine, ma a una certa. Non ne potevamo più delle tue minchiate!

Bannare è legittimo, ci mancherebbe. A me persino Caloni m’ha bannato! (eppure, caro Simone, resti l’unico della Big Luca Int. con il quale prenderei volentieri un caffè).

Però non mi sembra che la Scalza abbia veramente “mandato a fan… lo” Germano, come scrive. Dopo i ban ha continuato a pubblicare un post dietro l’altro.

Nel sito web ci sono otto lunghi articoli che definire “critici” è un complimento (non oso immaginare la situazione Facebook). Accuse a cui Germano non ha potuto replicare in sede:

  • 28 novembre 2023
  • 30 novembre 2023
  • 3 dicembre 2023
  • 19 gennaio 2024
  • 22 gennaio 2024
  • 23 gennaio 2024
  • 26 gennaio 2024
  • 31 gennaio 2024

L’ultimo è di due giorni fa! Una produzione martellante.

Sotto i post, ci sono diversi commenti (spesso ostili) firmati da simpatizzanti della Scalza e altrettante risposte della medesima. Però Germano non può intervenire…

A causa dei ban, non può difendersi negli spazi dove le accuse gli vengono mosse PUBBLICAMENTE. Il lettore potrà ascoltare una sola campana, mentre chiunque di passaggio è abilitato a commentare impunito.

Non mi piace…

Qualcuno ha chiesto a Germano di lasciar perdere. Sarei anche d’accordo; se non fosse che non dev’essere piacevole stare al suo posto, con tutte queste pagine contro.


In quanto alle critiche, alle accuse, al fango… a me Germano piace così com’è; con il suo passato, i suoi difetti e le maledette imperfezioni che abbiamo tutti.

Solo lui però ha quel qualcosa di diverso: quell’ingrediente in più… che lo rende speciale, adatto al progetto Fufflix, in grado di fare questo lavoro.

Non me ne importa nulla della Scalza, di quel che dice… è una di passaggio; per me conta il progetto, quello che sosteniamo tutti. Solo Germano può mandare avanti questa baracca. È unico e quindi prezioso. L’imperfezione lo rende perfetto per Fufflix.

E quindi: grazie Germano. Io al tuo posto sarei durato mezza giornata…

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@Sirc
Il tuo commento è (al solito) molto utile per diversi motivi. Il primo lo hai esposto subito bene: se tu ritieni di avermi mosso accuse fondate e competenti, è tuo interesse farmi replicare. Se sei tu ad attaccarmi e poi mi banni/censuri, fuggendo ai confronti che ti chiedo, significha che sei consapevole di aver raccontato solo idiozie diffamatorie e, in più, di non poter reggere ad un confronto NEL MERITO, in diretta, dove posso smontare e contestare ogni singola cialtronata.

Poi, non da meno, il mare di melma generato, che anche in chi mi conosce lascia comunque un senso di spaesamento generale. E qualche pensiero del tipo:“Beh, ma magari qualcosa di vero c’è. Può mai essere tutto sbagliato/falso?”.

E invece è esattamente così: non c’è praticamente una sola accusa mossa da competenza e raziocinio. Ed ho già smontato, pezzo per pezzo, ogni delirio sconclusionato. Ovviamente ignoro accuse rivolte ad azioni anche solo ipotetiche/inventate di ex soci e loro parenti e roba random ben oltre persino il delirio stesso.

Comunque, nel caso, visto che come hai potuto osservare la mole di fango è immane (produrla richiede 10 volte meno di tempo che ripulire), faccio prima a chiedere a chi ha legittimi dubbi su quanto riportato da questa inetta incompetente e faziosa, di esporli anche direttamente qui. O a me privatamente. Insomma: dove volete. A differenza di altri, non fuggo, non censuro e non rifiuto confronti con coloro che attacco. Per me è questione di civilità ed etica, oltre che di dignità personale e credibilità.

Esempio:“Germano, ma è vero che hai fondato e chiuso millemila società, tutte finanziate con cospicui fondi pubblici? E che sono tutte fallite?”.

La risposta, già data infinite volte, è “ovviamente no”. Dal 2012 ad oggi ho cofondato (mai come socio unico) in tutto 5 società:
Young srl
Nextus Srl
Blasterzone srl
Mastino Srl
Phoenix edit srl

NESSUNA di queste è mai fallita e 4 di queste sono collegate, nel senso che l’una ha ereditato (con fitto o cessione) rami d’azienda della precedente. Tra tutte, due di queste sono state messe in liquidazione (nextus e blasterzone) ed una lo sarà a breve (young).

Soprattutto: Nextus non la amministro più da Aprile 2023, Blasterzone da ancora prima (se non erro ottobre 2022) e Young non è più da me amministrata da settembre 2023.

Ancora, nello specifico:

  • Blasterzone, dalla quale ho ricevuto 600 euro di compenso totale come rimborso spese per una trasferta a Milano, in circa 3 anni di ruolo come amministratore, ha investito praticamente tutti i (comunque non certo milionari) fondi pubblici ricevuti in DIPENDENTI E FORNITORI, per sviluppare il progetto tecnologico REALE, valutato con numerose visite ispetive pre e post rilascio da Invitalia. Siamo stati semmai lenti ed inefficienti nella raccolta ulteriore di capitale, che avrebbe dovuto portare molto di più come “cash” e senza il quale è stato impossibile sviluppare il progetto come si voleva, nei temi previsti. Non è andato. Capita alla maggior parte delle startup innovative. Fine. Chiunque pensi che ci siano appropriazioni indebite da parte del sottoscritto o chissà quale altro fantomatico marciume, DEVE PORTARE LE PROVE, altrimenti sta facendo una diffamazione aggravata basata su aria fritta ed incompetenza.

  • Nextus: totale divergenza con il socio di maggioranza in merito a cosa/dove investire (lui voleva mollare totalmente il digital). Cessione e fitto dei rami d’azienda che SOLO GRAZIE A ME siamo riusciti a valorizzare, portando soldi in cassa e dimissioni come amministratore ad gennaio 2023. Tutti i creditori pagati puntualmente fin quando ho gestito io. Di quello che succede dopo, ovviamente, non sono responsabile né legalmente né moralmente.

  • Young persi i clienti/partner principali nell’ultimo biennio, il fatturato è inesorabilmente crollato fino a praticamente azzerarsi (cosa normalissima per micro-aziende con micro fatturati). Avevo un 6% residuo in compagine, mi sono dimesso come amministratore ed anche qui sono riuscito nel non semplice compito di valorizzare gli asset migliori. PORTANDO SOLDI IN CASSA, invece che prenderne. Sarà liquidata a breve da nuovo amministratore. Fine anche qui. Non prendo compensi da Young dal 2019, come potrei agevolmente dimostrare nelle sedi opportune.

Quante aziende ho chiuso/visto fallire, dunque? ZERO! Personalmente, mai fatto una sola operazione di liqudazione o affrontato procedure fallimentari. Cose che, precisiamo, nella carriera di ogni imprenditore ovviamente possono capitare e non significano NULLA, se non si contestualizza ed analizza con la dovuta competenza.

Solo inetti senza alcuna esperienza imprenditoriale e capacità d’astrazione dal proprio orticello esperenziale possono vedere automaticamente il marcio in un’azienda che va in liquidazione (per altro dopo ANNI di attività).

Abbiamo fatto sempre tutto in maniera impeccabile? Ovviamente no e non servirebbe neppure dirlo. Abbiamo perso denaro, tempo, energie ed anche soldi sia nostri che altrui in alcuni tenativi di sviluppo del business? Certo che sì, ma anche questo è ritenuto possibilissimo da chiunque abbia una minima idea di cosa parliamo.

E dunque: il reato dove sarebbe? L’illecito? La parte moralmente discutibile? Vagonate di letame per non cavare mezzo ragno dal buco, mostrando solo un rancore malato nei confronti del sottoscritto, che evidentemente ha fatto e sta facendo troppo bene il proprio lavoro d’inchiesta, costringendo i detrattori a scavare in lungo ed in largo, alla disperata quanto vana ricerca di chissà cosa.

In tutto questo letamaio folle, infatti, non una sola critica nel merito del mio lavoro come giornalista, né un solo ex dipendente/collaboratore/socio/partner/investitore disposto a raccontare come e perché sarei scorretto.

Però, torno in focus: dove avrei sbagliato a fare il mio lavoro d’inchiesta? Perché sarebbe quello, semmai, il punto cruciale da sottolineare: fare impresa per me è un modo per lavorare con la giusta cognizione di causa alle inchieste che produco; per “sporcarmi” le mani, per capire al meglio il punto di vista degli imprenditori e dei liberi professionisti che devo mettere sotto la lente d’ingrandimento. Ovviamente, è un’ambizione che ho da anni, volendo creare realtà internazionali solide.

Cosa interessa di tutta questa storia a chi mi segue per Fufflix? Risposta: ben poco e infatti questi continui attacchi, per altro sempre uguali da oramai oltre un anno, trovano terreno fertile solo tra reietti, semi-sconosciuti ed in generale fake/anonimi che restano nascosti. In generale, da gente senza arte, parte e reputazione. Neppure i miei più acerrimi nemici che abbiano un minimo di capacità di discernimento ed amor proprio hanno usato il tanto materiale prodotto per attaccarmi. Magari c’è un motivo?

Ci fosse “ciccia” vera, considerando i miei oppositori anche molto danarosi, sarebbe stato già ripreso tutto ovunque. E invece, non esce fuori dalle bacheche di personaggi improbabili ed improponibili. Viaggia nel sottobosco di discord, sui bloggetti sconosciuti da 20 visite al giorno.

E intanto qui si continua a crescere a doppia cifre di mese in mese. Continuate pure, io di sicuro non mi fermerò.

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Anch’io qualche tempo fa avevo scritto di lasciare perdere ma non avevo idea della mole di letame prodotto da questa tizia, è davvero impressionante.
Hai ragione Germano, per quanto mi riguarda non me ne potrebbe fregare di meno delle spiegazioni sulle aziende fornite nel tuo ultimo commento ma hai fatto benissimo a darle così anche chi vuole vedere il marcio dappertutto non può più attaccarsi alle fregnacce scritte dagli hater

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Quanta pazienza che hai Germano! Devo farti i complimenti per la capacità analitica che hai dimostrato: hai messo in evidenza tutte le falle morali e metodiche di questa blogger.

Peraltro è palese che non è mossa da intenti benevoli. La sua non è curiosità ma morbosità, insiste con le sue lotte (inconsistenti) non perché sia orientata dalla verità, ma dal senso ossessivo e astioso che la tiranneggia.

Il fare illazioni, allusioni, o il pubblicare post che espongano le sue vittime al pubblico ludibrio dimostra lo spessore di questo personaggio mascherato. Poi quando la vittima si distingue per superiorità intellettuale e dialettica, lei, preventivamente, lo banna, in modo da apparire sempre e comunque vincente nella sua bolla di seguaci-fake. Si riempie la bocca di retorica antifascista, ma l’impedire il diritto di replica non è forse una modalità fascista?

I toni sprezzanti che usa, suo stile caratteristico, ne tradisce la frustrazione oltre che la dissonanza cognitiva. Una che squalifica con quei toni una ragazza dell’est Europa che fa assistenza agli anziani, o che apostrofa con stereotipi chi è campano, non può essere un campione dell’inclusione e del femminismo, figuriamoci della tolleranza. Sarebbe da domandarsi che lavoro svolge questa, non per giustificare la sua protervia, ma almeno ci aiuterebbe capire da quale pulpito giudica. Sarà un’affermata professionista? Sarà una donna di successo?

Tutto ciò, poi, sarebbe pure odioso, ma accettabile (in una certa misura), se questa ci mettesse la faccia, invece no. Si nasconde, limitando la responsabilità del suo operato, almeno all’apparenza.

Se a finire nel mirino di questa mina vagante finisse qualcuno che, per fragilità personali, facesse gesti sconsiderati? Dopotutto si è visto il coro di fake che la sostengono e fanno sciacallaggio dando adito a fenomeni di cyberbullismo. Si dovrebbero isolare questo tipo di comportamenti squadristi che non fanno che inquinare i social.

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Ciao @F-j
Commento direi perfetto, quasi commoventi. Dalle mie parti si direbbe “l’hai pittata”, nel senso che l’hai dipinta in maniera perfetta, con un ritratto iper-realista.

Personaggi così tossici e molesti non solo vanno fermati, provando a farlo nelle opportune sedi, ma anche RIVELATI, nel senso che non si deve lasciare che continuino a nascondersi dietro maschere e nickname.

Soprattutto quando, alle azioni squadriste, abbinano anche ban e censure, con negazione del diritto di replica.

Ed allora, la signora Simona Corsaro, aka “L’Opinionista Scalza”, deve uscire allo scoperto. Non ha più alcun diritto di nascondersi, ma deve prendersi fino in fondo le sue responsabilità per il mare di odio che spande da anni.

Su Linkedin un profilo a lei riconducibile segnala che lavora come impiegata in una piccola società torinese. Sembrerebbe (dice lei, ma sarebbe da verificare come con Saba) laureata all’Università di Torino.

Prima lavorava per una nota catena di supermarket. Ha anche un profilo su Tinder, dove dice di avere 52 anni. Porta occhiali rotondi, grandi e capelli molto corti.
Per altro, queste sono informazioni PUBBLICHE agevolmente reperibili da chiunque e la sua identità è in effetti già stata diffusa diverse volte, anche se non da/su fonti autorevoli e seguite.

La diffamazione resa nascondendosi nell’anonimato è già odiosa di per sè. Se poi si abbina al ban dei diffamati con relativo diniego del diritto di replica, allora diventa sul serio intollerabile.

E almeno bisogna dire chi è metterla in atto, così che per tutti sia più semplice eventualmente perseguire la blogger. Poi, magari, sapendo di essere oramai nota e rintracciabile agevolmente da chi vuole giustamente tutelarsi dal suo fango denunciandola, Corsaro si darà una regola e smetterà di fare del male al prossimo.

Me lo auguro, prima di tutto per lei e la sua salute psicofisica, perché dalla morbosità che mostra non penso sia totalmente in sè.

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52 anni, capelli corti, femminista e iscritta a tinder. Come si può resistere ad un bocconcino del genere

@Giuseppe vabè, dell’aspetto fisico della signora Corsaro e della sua eventuale appetibilità su una piattaforma di incontri a noi non interessa assolutamente nulla.

Zero assoluto. Così come il fatto stesso che sia iscritta a tale piattaforma o che si dice (a parole) “femminista”.

Non ho dato visibilità alla sua identità ad al suo aspetto, per altro già noti, per procurarle sfottò degradanti per chi li espone.

L’ho fatto per i motivi che ho chiaramente scritto: chi molesta e diffama come ha fatto lei, deve sapere di non potersi nascondere dietro l’anonimato e prendersi la responsabilità di ciò che scrive e di come si comporta in rete.

Poi, magari, dando massima visibilità alla sua reale, dandole un nome ed un volto, le si dà anche modo di limitarsi nel profluvio ossessivo di contenuti diffamatori e comportamenti molesti.

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Ma che commento eh? Se cercavi di essere simpatico ci sei andato lontano ti metti solo al suo pari

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Gli avrei dato il nome alla foto da farla uscire su Google quando digiti Simona corsaro scalza

Dici a me? Ok, ma datti una calmata

Confondere dignità, cultura ed istruzione. Un tutto contro tutti.

Arricciare il naso per chi fa la cassiera o commessa, addirittura quelle virgolette sembrano significare una presa di distanza da questo tipo di impieghi. Banchista, sartina, badante, cameriera, tutti lavori inaccostabili a lei (noi immaginiamo che abbia almeno, almeno un PhD conseguito all’Harvard University).

Per carità! Tutti credevamo che una borghese radical chic non potesse che fare carriera in un’importantissima ambasciata, dopotutto ha sempre dimostrato eccellenti capacità diplomatiche e grande padronanza della lingua italiana (avete prova di queste due preziose doti nelle foto 1 e 2).

Invece no, qui ci siamo ingannati: lei è un’impiegata in una GDO, però è la GDO stratosfericamente più importante di tutta la Via Lattea, capito? Ovviamente, non può essere una semplice cassiera (roba da terza media ahò), sarà di sicuro una regional manager affermatissima e apprezzatissima. Probabilmente già in odore di promozione a CEO.

Avere un profilo Tinder per socializzare, non deve destare scandalo. Però, però, però le belle donne che pubblicano foto in costume devono farci indinnnniare. Ah che sconcezza! Sai che c’è? Abbasso l’emancipazione femminile neh!

E poi c’è la questione del tesserino, ehhhh questo fatto che gli altri facciano carriera nei media proprio non va giù alla nostra eroica blogger, lei deve accontentarsi del suo sito che, per quanto di successissimo (nel suo piccolo), rimane pur confinato nel sottobosco del web. È un “SERP” che striscia.

Lo saprà la signora di Torino che esistono anche gli articolisti e questi non necessariamente sono iscritti all’Ordine dei giornalisti? Fa minga la figura de cioccolatee! Coi punti del Dixan o senza, questo è un chiodo fisso.

Uff, perché questo agognato tesserino non posso ottenerlo collezionando i punti del Dixan, per la miseria! Anche io voglio diventare giornalista, non vedete, non leggete che ho la stoffa di una Michele Serra! Chi non lo ammette è solo una pepia.


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Mi ha dato ansia e inquietudine l’instabilità emotiva di questa persona, quando leggevo i suoi post non facevo altro che domandarmi: “non stai male a intossicarti con tutto questo?” Io penso che non ce la farei a vivere una vita con tutto questo rancore cieco dentro. Un po’ mi dispiace per lei e le persone che le orbitano attorno, mi sembrano persone molto insoddisfatte, incapaci di fare ragionamenti lucidi e meno emotivi e soprattutto inconsapevoli di quanto si fanno male con questa condotta di vita. Grazia a questo gruppo mi sto facendo domande su quanto siano diverse fra loro le persone… Abbiamo semplicemente valori diversi? Interpretiamo le stesse azioni in maniera diversa? Ci illudiamo di cose false? Abbiamo gradi diversi alla sopportazione del male che ci provochiamo e ne diventiamo in modo sadico dipendenti?

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La Scalza:

Voi, che vi fate prendere per i fondelli da truffatori con la fedina penale lunga un chilometro, barboni puzzolenti senza nessuna voglia di lavorare che vivono di elemosina spargendo fake news, finti giornalisti

Qui intravvedo qualcosa…

Criminale razzista, antisemita, violento ed evasore fiscale

Qui deraglia del tutto.

Sarà che è l’una di notte, ma in questo momento non riesco proprio ad immaginarmelo un criminale antisemita E evasore fiscale…


Per calmare gli animi, chiudo con un messaggio di pace di Gesù, al secolo Isaia Munaò, tratto dal monologo L’ELETTO: Disagio - Missione - Età dell’Oro, 23.01.2024.

(da rivedere in loop per almeno 30 volte)

Sul medaglione d’oro (con cordino in caucciù), trovate informazioni qui.

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Faccio un comunicato stampa (sono piccola ma sono molto influente quindi sì, io lo chiamo comunicato stampa e chi mi contesta è un bauscia).

I miei follower sono tutti veri, capito neh!? Cioè sono veri fake, ma di questo ne parlerò un’altra volta, ora devo andare a lavorare nella prestigiosissima GDO a cui faccio dono della mia presenza.

Sapete, io ho una personalità e un carattere che sprigionano armonia ovunque mi trovi, le parole che uso nei post, il mio stile retorico sono prova di questa mia amabile e apprezzatissima qualità (vedi foto 1).

Tanto qui ho preso tutti gli screenshot, gli indirizzi IP, i nomi e cognomi, ho raccolto prove e materiale a sufficienza. Poi stasera mi metto a cercarvi su gugol e su Facebook e pubblico le vostre foto e i vostri post (decontestualizzati, magari di 10 anni fa) per mettervi in ridicolo col pubblico di fake che mi segue.

E comunque l’articolo di FUFFLIX non è stato gradito dal mio ufficio legale. Invito il mio avvocato a prendere celeri provvedimenti contro questa macchina della verità che mi schizza fango addosso (chissà come mai, chissà chi la manovra, ma io sono “tignosa” e lo scoprirò…).
Tanto vi dovevo.

Pensate che oggi sono pure di buon umore, bom!

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Come al solito non ha capito nulla o finge di non capire per poter frignare e fare la vittima. Gne gne gne mi hanno insultato perché faccio la commessa, gne gne gne non è vero che sono su Tinder li ci sono solo le peggiori escort… In una frase è riuscita a sminuire tutte le donne che usano quell’ app e tutte quelle che fanno le escort

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