Ieri, come molti di voi sanno, siamo andati live con un’altra testmonianza da uno dei clienti della “Luca Valori International”. Sempre per il cosidetto “done for you” (DFY). Questa volta, però, la promessa di guadagno garantito e rapido non avveniva tramite improbabili ecommerce in dropshipping, ma con un fantomatico progetto di “Youtube automation”.
Fuffa prussima, insomma. Per non dire altro (che verrà ipotizzato in altre sedi).
In totale 4000 euro presi da Francesco e dal suo amico Filippo, che hanno diviso la spesa dietro la promessa chiara del solito Joele Farronato: "garanzia personale da parte di Luca di arrivare a 6200 euro netti in 45 giorni".
Di giorni ne sono passati quasi 180 e, Filippo e Francesco, in cambio dei 4000 euro versati (3500 subito ed altri 500 circa per comprare a parte 6 video, di cui solo 3 caricati), si sono ritrovati con un canale da zero iscritti e 15 views totali.
L’INGRESSO DELETERIO DI “SOCIALSEB”
Durante la live, è intervenuto anche un improbabile “consulente” della Valori International, anche lui 20enne come i due clienti: il signor Sebastian Rossi.
Profilo linkedin più desolante del deserto emiratino, piglio da wannabe fuffaro puro, fallacie logiche più presenti dei congiuntivi azzeccati e tantissima spocchia delirante a coprire evidenti cialtronerie indifendibili.
Per altro, come potete leggere dallo screen, il signor Rossi si definisce “proprietario di SocialSeb”. Praticamente possiede un nickname, visto che al momento non risultano società con questo nome.
Per altro, il signor Rossi, è ben conosciuto alla community di Fufflix per le sue sortite da avvocato difensore (scarso, va detto) della retorica fuffara con il suo nickname, “Socialseb”. Da mesi, infatti, il ragazzo imperversa (da abbonato) nelle live chat durante le nostre dirette sul canale Youtube di Fufflix, creando spesso flame sterili dove in solitaria prova improbabili sortite da leccaguru doc. Mai ci aveva detto di lavorare per il signor Luca Valori e, a modesto avviso dello scrivente, avrebbe fatto meglio a non dirlo e a rimenere “sotto copertura”.
La sua performance potete infatti ammirarla in due momenti distinti della lunga live: da qui e da qui.
Alcune dei momenti più imbarazzanti, sono sicuramente quello dove prova a giustificare un’immagine di copertina trafugata dal video di un noto youtuber americano e, ovviamente, quello dove confonde un cliente convinto a spendere 4000 euro per un servizio di fatto inesitente da un investitore in startup innovative.
In ogni caso, il signor Rossi ad un certo punto scarica il barile, sostenendo di non essere responsabile per quanto promesso in fase di vendita. Anzi, rampognando i due ragazzi poichè (te pareva) non avrebbero approcciato al “business” con il giusto approccio da imprenditori.
Peccato, però, che come dimotrato in maniera inconfutabile durante la live, i fase di vendita nessuno abbia mai prospettato loro alcun tipo di ulteriore investimento o tanto meno attese a tempo indeterminato per i rientri unite alla possibilità di perdere tutto il capitale speso.
Dopo aver incassato i 3500 euro, il team Valori ha poi fatto capire che ci sarebbero voluti altri soldi, che i video non erano compresi (senza mai spiegare a cosa servissero allora le prime migliaia di euro investite) e che la media per sperare di rientrare dell’investimento era di circa 10 mesi (audio di Sebastian Rossi fatto ascoltare da qui.
LA MINACCIA:“PERDERETE IL BUSINESS E DOVRETE METTERE MANO AL PORTAFOGLIO”
Oltre al danno, però, la beffa: Francesco, infatti, dopo la live ha ricevuto un audio di 4 minuti da Joele Farronato, che lo ha minacciato di querela. O meglio, ha cercato di far intendere che procederanno sicuramente, per presunta diffamazione, con tanto di commento:“Abbiamo registrato la live e la utilizzeremo in sede penale”.
Per altro, nell’audio Farronato contraddice Sebastian Rossi, perché sostiene che i due canali mostrati in live, “Comixando” e “Lucros”, siano loro visto che “ci portano soldi”.
Rossi, invece, in live ha sostenuto che quei canali sono stati creati e poi rivenduti (ovviamente senza fornire prove in tal senso).
Farronato poi assicura che Rossi “sarebbe andato avanti in maniera ossessionata anche per anni”, per provare a far monetizzare il canale. Ma come? E il messaggio dove promette 6200 euro netti, garantiti personalmente da Valori, entro 45 giorni?
“Nelle prossime 24 ore verrai contattato dal reparto penale” e ancora “Ci sarà bisogno di mettere mano al portafoglio, nel momento in cui la situazione andrà avanti”.
Farronato si dice anche molto dispiaciuto perché “da una situazione piacevole si passerà ad una situazione completamente spiacevole”. Visto che “oltre a rovinare il business attuale e perdere il budget, si dovrà mettere mano al portafoglio in maniera più cospicua per difendersi dal punto di vista penale”.
Insomma, il venditore di Valori, oltre a mostrare scarsa padronanza nell’utilizzo della sua lingua madre, dimostra anche di non capire cosa rischia chi proferisce questo tipo di minacce, per altro a dei clienti che hanno tutte le ragioni del mondo per essere scontenti e, in live, non hanno offeso né diffamato nessuno, limitandosi a riportare in maniera chiara e puntuale, con audio e chat, le motivazioni del proprio scontento.
Fa rabbia ed al contempo tristezza, in effetti, vedere queste bande organizzate di ragazzini con più scrupoli che competenze comprovate, dedite a spillare denaro ad altri giovanissimi, utilizzando tecniche di vendita manipolatorie quando non proprio totalmente ingannevoli.
Il tutto, cercando di sostituire con spalvenderia e ridicola arroganza la mancanza di professionalità e conoscenza dei servizi e strumenti che vendono. Un insulto ed una concorrenza sleale, per certi versi, anche nei confronti di chi si sforza di proporsi sul mercato con etica e trasparenza, trattando i propri clienti (giustamente) scontenti con rispetto e professionalità.
Perché, il signor Valori, dovrebbe capire che lasciare nelle mani di questi ragazzini esaltati il settore vendite e comunicazione, il messaggio urlato che ne deriva è chiarissimo:“Non affidatemi un euro, perché lo brucerete ed in più verrete anche scherniti e minacciati dai miei collaboratori”.