Online vs Offline: La Verità Che Nessun Guru Osa Rivelare

Mentre oggi stavo (passatemi il termine) cazzeggiando sul forum, il mio cervello ha realizzato una cosa tanto banale, quanto ignorata…

Il tutto è nato da questo commento:

Proveniente da questo messaggio di questo post.

Io, purtroppo, sono una di quelle persone che tempo fa era entrata nel giro del “l’unica cosa che conta è ottenere il successo economico”, proprio perché i soldi sono come un ‘jolly’ che, se usati con parsimonia, rendono letteralmente la tua vita molto più facile, godibile, spontanea e leggera (attenzione: ho scritto più facile e non facile)

Questa mentalità mi ha portato a diventare una sorta di spugna che assorbe tutte le informazioni possibili ed immaginabili, di esperienze personali e altrui, così da poterle processare per capire quale mossa da motore scacchistico dovessi compiere per diventare “ricco” (in realtà il mio obiettivo era più entrare a far parte della classe media, il lusso sfrenato mi garba poco)

Alla luce di ciò, ecco cosa inconsciamente la mia testa ha realizzato:

Le probabilità di avere successo con un business offline sono infinitamente più alte di ottenere successo con un business online.

Per arrivare a questa conclusione ho semplicemente riflettuto su tutte le persone che conosco e che hanno provato a fare business, e coloro che si sono affidati ai metodi di guadagno hanno sostanzialmente fallito TUTTI. A riprova quel commento di prima, che afferma di essere andato incontro ad una competizione talmente spietata da essere sostanzialmente entrato in un business a ROI negativo nell’immediato*****

Mentre fra le persone che conosco, di gente che ha aperto pizzerie, fumetterie, bar, centri estetici e chi più ne ha più ne metta… OH SONO TUTTI ANCORA IN PIEDI.

Lo so che senza dei numeri alla mano potrei essermi fatto un’idea alterata della realtà, ma la statistica inferenziale ha comunque il suo valore, e per me se fra le persone che conosco tutti hanno fallito con l’online, ma molti stanno tirando avanti con l’offline, per me il risultato dell’equazione è questo:
i business offline hanno una minor probabilità di fallire per un motivo***** ben specifico che ora analizzeremo.

La verità ahimè è solo una: l’online ha molta, ma MOLTA più competzione di quanto i guru ci vogliano far credere, e uno dei motivi di questa competizione spietata è proprio il fatto che le persone credono ancora che ci siano basse barriere d’ingresso. Ma non è così. Anzi, almeno se hai una pizzeria e qualcuno ci passa davanti, ti vede e ci entra, mentre per un e-commerce se non fai ads massive praticamente nessuno sa che esisti. E le ads massive costano… TANTO.

Per capire quanto il mondo online sia attualmente competitivo, prendiamo in esempio il Re Indiscusso dei business online: L’Infosca… ehm… volevo dire l’Infobusiness, e qui ci viene in aiuto il buon Thomas Macorig:

In sostanza, il Thomassone ci dice che lanciare un infoprodotto, un e-commerce o chi che sia è sostanzialmente una perdita garantita, e che l’unico guadagno lo si vede poi nel lungo termine attraverso il “brand awarness”

Bene, questo video, che ritengo il più utile in assoluto del suo canale in mezzo alla cianfrusaglia Macorigghiana, presenta bene come stanno i VERI fatti: *****Per avere successo nel business online, in particolare nella nicchia del commercio online, servono investimenti da centinaia di migliaia di €, continuare a rimanere in perdita per x mesi, e soltanto poi vedere qualche risultato.

Tirando le somme, possiamo dire che questo elevato tasso di fallimento nel mondo online è dovuto alla popolare credenza che bastino mediamente 5.000€ per avviare un’impresa nel mondo digitale, quando in realtà gli investimenti necessari posso essere addirittura superiori al mondo offline, soprattutto in assenza di una grossa fonte di traffico organico.

Sono pochissime le persone che hanno sfondato nel mondo e-commerce con investimenti inizialmente bassi, ed appunto il tutto parte da una grossa fonte di traffico organica estremamente difficile da costruire.

(es.: federic95ita)

Quindi, la mia mente analitica conclude che:

“L’e-commerce, ma possiamo dire in generale molti dei business online, non sono più un buco di mercato za anni, e come tali non potranno mai farmi arricchire in tempi ragionevoli. E dato che non possono farmi arricchire in tempi ragionevoli sono da evitare come la peste, e non sono la mossa da motore scacchistico che cerco”

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Ciao @Scatty Ottimo spunto, sì. Vedo che iniziano a dire nel 2024 cose che io dico dal 2018.

Ovviamente, anche per plurima esperienza diretta, di aziende chiuse nonostante centinaia di migliaia di euro di investimenti. Di altre lanciate partendo con 200k sul conto, esperienza pregressa, competenze specisfiche e non avendo comunque alcuna garanzia di successo nel breve come nel medio periodo. Anzi, sapendo che il rischio di fallire è molto alto.

Per carità, loro ti diranno che io parlo così perché scono scarso, proprio una pippa. Che non so come si fanno soldi online e via dicendo.

Ok, ci sto ma rilancio: visto che io sono una pippa ed ho diffuso pubblicamente tutti i miei progetti, le aziende, gli store, le attività (anche fisiche) lanciate, perché loro che sono così fenomeni le tengono nascoste?

Voglio dire: riesci non solo a rendere milionario te stesso prima dei 30 anni, ma addirittura crei altri milionari in serie, con 10-15k di investimenti totali e cosa fai? Nascondi le prove di tali successi?

Che senso ha? Io che faccio pena ho messo tutto in pubblica piazza, tu che sei un genio del business online nascondi tutto, terrorizzato dalla possibilità che qualcuno ti copi il modello e ti sbatta fuori dal mercato?

E noi dovremmo crederci? Comunque, certo: lanciare un’attività commerciale è costoso, difficile e rischioso. Che sia fisica oppure online, devi mettere sul piatto parecchi soldi ed avere competenze multidisciplinari. Ed anche così non è detto che riesci, anzi.

Chi dice che queste cose che scrivo e dico da anni “scoraggiano”, dimostra che appunto non può neppure provare a fare l’imprenditore, perchés e ti scoraggia una strada difficile, significa che quella strada non potrai mai percorrerla per arrivare fino al traguardo.

Se vuoi diventare culturista e ti fai scoraggiare dal percorso da fare per riuscire ad esserlo sul serio, cercando solo chi ti dice che è tutto relativamente semplice e rapido, allora non sarai mai culturista.

Lo stesso vale per chi vuole fare impresa o qualsiasi altra cosa a certi livelli: cercate prima di tutto chi vi parla di rischi, pericoli e difficoltà. Se nonostante questo voi volete provarci, allora avete già evitato di rientrare tra gli opportunity seeker.

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La risposta breve è “Sì”

La risposta lunga è:

Le pubblicità online sono state un buco di mercato per molto tempo, e come tali permettevano di ottenere un “ROI istantaneo”, ovvero un costo per conversione più basso del costo del prodotto.

In questo scenario avviare un business è sostanzialmente una barzelletta, sia perché potevi realmente partire con 5.000€, sia perché reinvestendo gli istantanei ritorni pubblicitari potevi scalare a velocità siderali.

Se prendiamo poi l’esempio dell’Infobusiness a Dubai, non ne parliamo neanche: margini operativi altissimi e tasse a 0, praticamente chi ha cavalcato l’onda dell’Infobusiness pre-covid ora è veramente diventato multimilionario facendo soldi facili (la difficoltà stava però nello scovare il buco di mercato, quindi tecnicamente neanche quelli erano soldi facili)

Mentre ora la faccenda è molto più complessa, le ads rendono più nel lungo termine attraverso il “brand awarness”, ovvero persone che scoprono della tua esistenza attraverso la sponsorizzata, ma poi non acquistano subito, e di conseguenza c’è un periodo di incubazione più o meno lungo prima che acquistino grazie a quella prima ads che hanno visto. Sostanzialmente le pubblicità su Meta ora sono molto più simili alle pubblicità in televisione, servono per farsi conoscere appunto.

Questo purtroppo implica che gli investimenti pubblicitari iniziano a diventare enormi, e che prima di andare in ROI possono passare mesi e mesi di incubazione, insomma questo non è più territorio da “opportunity seekers”

Infatti non è un caso che Big Luca, autoproclamatosi imprenditore, non appena il gioco si è fatto duro ha iniziato a titubare.

Perché lui in realtà non vuole fare l’imprenditore, vuole fare l’opportunity seeker.

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… ma infatti!

Pensa alla principale “storia di successo” propagandata da Big Luca, con la quale ancora oggi si apre il sito ufficiale. La testimonianza fiore all’occhiello – tra quelle note – resta da anni quella di Mirko Scaglia di ProTetto, alias “quello dei tetti”:

Dietro a quel “grazie ANCHE alle vostre informazioni”, c’è un mondo intero.

Mirko Scaglia è un imprenditore che ce l’ha fatta nel mondo fisico – senza Big Luca – prima ancora di affacciarsi all’online. Il suo è un business che si fa con capannone e materiali edili, flotta di camion e operai in giro per l’Italia a riparare tetti.

Nella celebre intervista con Big Luca, l’imprenditore racconta come si sia rivolto ai lidi dubaini in primo luogo per progettare e lanciare la sua presenza in rete, all’epoca carente; ma aveva già costituito un’impresa profittevole nel “mondo reale”!


A proposito, a me Mirko Scaglia tutto sommato piace, pur non conoscendolo di persona; ho ascoltato volentieri la sua intervista: mi è parso un ragazzo equilibrato e sincero. Tra le poche testimonianze gradevoli nel panorama bigluchiano.

Gli perdono persino il suo continuo “flexare” auto di lusso. :roll_eyes: Ma preferisco di gran lunga la storia di ProTetto a quella di tante realtà 100% online…

Questa è una promo di Yuri Tufano, altro allievo di Big Luca, che vende:

"un ‘business chiavi in mano’ GARANTITO da 1.000-3.000-5.000€ al mese… Un’entrata quasi passiva da 3-5mila/mese già da OGGI facendo lavorare altri al posto tuo… prenota la tua call gratuita del valore di 30mila Euro.

Yuri Tufano è fondatore di Titanium Writers, ha partecipato al Mastermind di Dubai e ha rilasciato un’intervista-testimonianza con il guru in persona.

Ne ho parlato giorni fa, in un commento sotto la mia tragicomica diatriba con Caloni.

Io ho appena acquisito 2 clienti, con incubazione da 2 e 3 anni… Quindi confermo.