MFF ha chiuso a settembre, un'altra Prop Firm chiusa per "presunta truffa"

A settembre 2022 la CFTC ha bloccato My Forex Funds che fa parte di quelle prop firm che ha come business principale quello di vendere challenge invece che operare con il proprio denaro attuando un modello di business non “standard”. Per saperne di più vi consiglio questo interessante video di Andrea Cimi.

La CFTC è uno degli enti regolamentatori più grandi degli Stati Uniti per i mercati finanziari. MFF ha comunicato senza alcun preavviso tramite un messaggio sul suo sito web che i servizi sono “congelati” a causa del blocco degli enti regolametatori americani e canadesi. I clienti si sono quindi trovati impossibilitati ad operare e prelevare il loro denaro.

Attualmente il sito non è ancora operativo.

Secondo la CFTC MFF si sarebbe appropriata di 300 milioni USD dei propri clienti che “speravano” di diventare dei trader professionisti, formalizzando un’accusa in New Jersey per la sede USA e presso la sede in canadese tramite la OSC (la Ontario Securities Commission canadese).

L’obiettivo della CFTC è restituire ai clienti i soldi defraudati; secondo l’accusa la società avrebbe mentito nel dichiarare che “we only make money when you do”, ovvero “noi facciamo soldi solo quando voi fate soldi”, in realtà il business pareva fosse solo quello di vendere challenge e a quanto pare la prop faceva da controparte ai loro stessi clienti.

Questo porta ad assimilare di fatto le prop “non regolari” come il banco da casinò. Secondo le accuse della CFTC, “MFF avrebbe usato segretamente software specializzato per creare uno slippage degli ordini dei clienti a prezzi peggiori”.

Nel documento ufficiale si parla di “schema fraudolento di larga scala” e definisce Traders Global (nome della società dietro a MFF) come frode.

Il documento afferma inoltre che Traders Global paga i trader che tradano con successo, ma quelle ricompense provengono dalle commissioni pagate dagli altri clienti, inoltre la CFTC parla dell’utilizzo da parte di Traders Global di diversi metodi per ridurre al minimo la possibilità dei loro clienti di tradare profittevolmente come un limite di “drown down” utilizzato come “pretesto in cattiva fede” per chiudere gli account dei clienti, “ritardi artificiosi nell’esecuzione degli ordini dei clienti o slippage nell’esecuzione degli ordini dei clienti a prezzi peggiori” (quindi spread widening e ritardi nell’esecuzioni degli ordini). Inoltre gli ordini dei pochi trader profittevoli venivano “mandati ad una crontro parte oltreoceano che utilizzava degli specifici software per aumentare artificiosamente la distanza tra il bid e l’ask e creare spread”.

Secondo questo documento ufficiale, “quando il cliente vince Traders Global perde”.

Questo significa secondo questa logica che tutti i broker CFD sarebbero una truffa, non a caso negli USA i broker CFD sono banditi così come i broker forex.

Il documento accusa il CEO di essersi intascato 172 milioni di USD durante l’attività della prop, viene citato l’acquisto di una Lamborghini Aventador all’asta nell’aprile 2022 per 1,6 milioni di dollari, un Bugatti per 3,3 milioni e tra aprile e maggio 2022 una casa da 12,5 milioni di USD a Richmond Hill Ontario.

Vengono inoltre esposti i contenuti di chat interne dei dipendenti. In una di queste chat si legge la preoccupazione riguardo un cliente che pare “riesca a battere i nostri sistemi” (a detta degli advisor di Traders Global), tramite “arbitraggio”. Un dipendente quindi risponde “Se questa strategia funziona anche solo per un mese, potremmo perdere oltre un milione di dollari” “Abbiamo perso circa 100 mila dollari dal suo trading” (confermando che se un cliente guadagna loro perdono). La risposta in chat di uno dei dipendenti è quindi stata “Fagli una slippage fino all’inferno”. Un impiegato poi scrive ad Advisor “Credo che abbiamo bisogno di un altro profilo solo per questi account e slippali fino all’inferno”; “questo tipo ce l’ha fatta e l’altra volta lo abbiamo pagato fino a 120 mila dollari, e se questo qua continua ci prenderà fino a 250 mila dollari”.

Questi avvenimenti dovrebbero mettere in guarda tutti dalle prop firm e dal loro business che non è sempre etico. Sono davvero poche quelle che operano con i loro soldi davvero e che quindi non sono controparte dei loro clienti.

Questo vuole essere di aiuto a tutti quelli che pensano di “diventare ricchi con il trading” beh, se tra di voi c’è qualcuno che pensa di intraprendere l’attività di trading e da questo post non ci ha capito nulla o non sapeva dell’esistenza di questa realtà, lo invito ad astenersi dal tentare di operare in questo settore e di studiare a fondo, per mesi o anni prima di fare il primo trade.

Non solo è complesso essere profittevoli (circa l’80% di chi opera perde denaro nel primo anno), ma è quasi impossibile esserlo considerando realtà come queste.

Alla prossima!

2 Mi Piace