La mia esperienza con Marco Lutzu e "Lutz Connection"

Buongiorno a tutti, vi racconto la mia esperienza con il guru del “copy a risposta diretta”, Marco Lutzu.

Sono nella sua lista da anni, vengo contattato intorno a novembre da un loro venditore che mi propone di aderire al loro programma “Lutz Connection”.

Si tratta, utilizzando parole loro, di “diventare -come- soci”, in pratica, per un anno loro gestiscono tutta la parte di marketing, copy, business manager, strategie di lancio ecc ecc e si dividono a metà i profitti.

Per entrare in questo servizio, ci vuole una quota iniziale di 7.000 euro.

Nella call di vendita, fatta via zoom, insieme al venditore ed al braccio destro di Lutzu, un ragazzino di nome Federico De Blasi, viene più volte specificato che questi 7k NON SON PER LORO, ma servono solo ed esclusivamente per “avviare la macchina”, in pratica, per pagare i vari freelancers (copy, setter e compagnia bella) che secondo loro non iniziano a lavorare senza ricevere prima un compenso.
Oltre a tutto questo, vengono proposte anche delle consulenze di gruppo in diretta insieme a Marco Lutzu, una volta al mese, insieme a tutti gli imprenditori. Insomma, una sorta di Mastermind.

Fin qui, potrebbe anche sembrare interessante, ecco come poi sono andate effettivamente le cose:

La strategia che Federico De Blasi ha pensato per il nostro business, dove la nicchia sono proprietari di cani, è basata sull’influencer marketing.
Viene preparata una VSL del nostro videocorso principale, viene sistemato il profilo Instagram, ed in pratica gli influencer avrebbero fatto delle storie che portavano a contattarci via DM, ed il setter avrebbe poi programmato le call con il venditore e con me.

Il primo fatto strano è stato che ho dovuto versare i soldi per pagare gli influencer su una Società americana intestata a Federico De Blasi.

Ma se io ho firmato un contratto con Scripta SA, come mai la gestione relativa ai costi di marketing passa da questa Società americana di De Blasi?
E su questo punto, non solo io mi sono fatto questa domanda, ma anche altre persone all’interno di “Lutz Connection”, hanno lamentato che pure per le Facebook ADS, De Blasi, chiedeva una linea di credito sul suo conto, e la domanda che ci siamo fatti noi imprenditori all’interno di questo programma è:“Ma Lutzu, è al corrente di tutto questo? Se sì, allora fa finta di niente?”

Fatto sta che l’influencer marketing è stato un flop. Addirittura, un tale Luca Ugolini, si è tenuto dei soldi non utilizzati per le storie, in quanto le avevamo bloccate perché non funzionavano in quanto il suo pubblico è fuori target rispetto al nostro. Cosa, questa, che avevamo detto a De Blasi, ma lui non ci ha ascoltati, perché credeva di conoscere la nostra nicchia meglio di noi.
Tra l’altro, tale Ugolini, faceva la storie senza il l’hashtag #adv … roba che se lo vede l’AGCM.
Un altro influencer che è stato provato, era una modella che aveva anche un cane, con non ricordo quanti milioni di follower. Lead arrivati da lei: zero.

Di tutto questo disastro, dei pochi lead arrivati, io sono riuscito a chiuderne due in chiamata, il loro venditore nessuno.

Inoltre, il loro team di freelance (quelli che sarebbero dovuti essere stati pagati 7k per iniziare ad avviare la macchina), messo a gestire il nostro business, sembrava una vera banda di improvvisati, tant’è vero che il “setter”, rispondeva roma per toma ai messaggi che arrivavano in DM, e spesso anche con errori grammaticali.

Come si vede dallo screen qui sotto, il Lead aveva mandato dei vocali chiedendo consigli sull’alimentazione, ed il “setter” risponde in maniera totalmente impropria, parlando di consigli educativi. A quel punto, giustamente, il lead risponde in modo seccato.
Dilettantismo puro, mi verrebbe da dire.

Da li a pochi giorni, decidiamo di interrompere la partnership in quanto ci stanno rovinando il brand e non ci stanno aiutando a fatturare di più come auspicato.

Tuttavia, prima di sciogliere la partnership, era capitata un’altra cosa strana: Le call di gruppo sono state cancellate.

Nella prima call di gruppo, insieme a Lutzu e De Blasi, c’erano una dozzina di imprenditori (7*12= 84k € incassati per pagare i freelancer).
Nella seconda call ne sono comparsi solo 5-6!

Nella terza eravamo ancora meno. Proprio in quella terza call di gruppo, ho esposto le problematiche che stavamo avendo, cioè che il target era sbagliato, che il ROI era negativo, ecc ecc… Preciso che è stato esposto tutto con estrema calma e tranquillità, perché da imprenditori si sa, che non tutto funziona al primo colpo. Anzi…

Ebben,e dopo questa call, è stato tolto questo servizio: niente più call di gruppo.

Si dice che a pensare male a volte ci si azzecca, ma non è mai stato dato un motivo valido per toglierle.
Però le call di gruppo sono nel contratto, volendo ben vedere sarebbe una inadempienza di servizio.

Andiamo avanti.

FREE LANCE CHE DICONO DI NON ESSERE STATI PAGATI

Dopo qualche mese che ormai la partnership era sciolta, vengo contattato da un ragazzo freelance che si occupava del copy, che mi chiede info riguardo la partnership perché lui non era ancora stato pagato.

"Ma come - mi domando stranito - i 7k iniziali non dovevano andare SUBITO ai vari freelance?" E chi se li è tenuti allora? De Blasi? Lutzu?
Ecco gli screen:


Ma non solo lui, anche il copy di un altro imprenditore. Nel vocale, infatti: la persona conferma: all’8 giugno (i progetti erano partiti a novembre/dicembre) il suo copy non risulta essere stato pagato!

Il copy che seguiva me, tramite messaggi inviati da parte mia a De Blasi, è riuscito a farsi pagare 1000 euro. Lui seguiva due progetti: il mio e quello di un altro imprenditore.
Ma come? Incassati 14k, spesi 1k per il copy, e gli altri 13k? A chi sono andati? Ma quindi, quando mi è stato detto che andavano tutti ai collaboratori esterni e che loro non ci guadagnavano niente se non dalle divisioni dei profitti, era una bugia? Il grande Marco Lutzu fa queste cose?.

Vista la situazione, ho cercato di contattare gli altri imprenditori che facevano parte di questo servizio “Lutz Connection”. Magari solo io ho avuto problemi e mi sono trovato male, o, invece, il modus operandi di questa azienda è stato lo stesso per tutti: incassare 7k a testa, non pagare i freelance, fornire un pessimo servizio, e tenersi i soldi?

La mia non è un’accusa, ma fatto sta che tutte le persone che ho interpellato si sono trovate male ed hanno confermato esperienze come la mia.

Eccone alcuni, che è sempre importante fornire le prove:
Lutzu Cliente


Chiudo, con la minaccia ricevuta quando ho detto che avrei pubblicato su Fufflix:
Immagine_minaccia

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Chissà perché, da Lutzu, tutto questo non mi meraviglia. Arroganza, approssimazione, scarsa trasparenza e poi le minacce a chi osa contestare in maniera continente e fornendo prove.

Questa è una gran bella testimonianza, alla quale ci auguriamo che il signor Lutzu voglia rispondere nel merito, magari scusandosi per gli eventuali disservizi fatti patire ai clienti (o ai freelance, da quel che ho letto).

Anche gli screen condivisi sembrano parlar chiaro, ma come sempre siamo disponibilissimi ad accogliere qualsiasi replica da parte di Lutzu e di chiunque sia stato coinvolto nella tua testimonianza.

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Giusto per capire, tu (e anche gli altri) sei un imprenditore (PMI?) ed hai affidato il marketing, strategia e social a questa società? Marketing solo online o anche offline? Web marketing solamente? Solo social meadia marketing? Anche ads o solo organico?

“un anno loro gestiscono tutta la parte di marketing, copy, business manager, strategie di lancio ecc ecc e si dividono a metà i profitti.”

era solo relativo al lancio di un prodotto/servizio, non tutto ciò che riguarda l’azienda.

E’ più probabile che riceverò la raccomandata dall’avvocato.

loro sono esperti nel dire di essere esperti e massima autorità. Però sembrerebbero bravi anche nel raccontare balle, scuola Dan Kennedy of course

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Ufficio legale, lol, hanno tutti un ufficio legale, penale, manco aziende che fanno 100 milioni all’anno hanno l’ufficio legale, ma quelli di Lutzu loro si :rofl:

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7000€ per un lavoro simile, fatto male, sono decisamente troppi…

7000€ per un lavoro fatto bene sono pochi… anzi, quasi sicuramente insufficienti.

La mia curiosità è, perché gente trovata tramite web e non partire da agenzie o professionisti locali con curriculum e storico verificabili?

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Bella testimonianza, schiacciante.

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L’ufficio legale sarà il solito avvocato con un piccolo studio privato che si presta a rappresentare questa gente

Ciao Germano hai referenze di web agency serie, che fanno onestamente il loro lavoro e che portano risultati?

Pensavo che Lutzu fosse serio ma dopo questo post passo oltre.

Sono un dev freelancer ma non mi occupo di marketing, siti vetrina, ecommerce, non ho ne il tempo ne le forze per occuparmi anche di questa parte.

Grazie mille

Ho esperienze di web agency locali che si promuovono come google partner che non portano risultati, ma bravi e pronti a dare colpa all’algoritmo di facebook, al passaggio da google universal a ga4, ad iOS che ha ridotto il tracciamento degli utenti…

In questi casi è ancora più difficile contestarli.

Gran bella testimonianza che dimostra ancora una volta che quando diciamo e scriviamo di stare attenti alla fuffa, è vero e utile.
Sono 4 anni che trovo gente scontenta di lutzu e adesso nelle ultime ads, invece di promuovere la loro agenzia, si vogliono far pagare per creare il reparto marketing.
Ennesimo esempio di fuffa che si reinventa perché non c’è più latte da succhiare.

ATTENTI AI PACCHI

Quasi tutto corretto ma si può facilmente controllare sulla directory partner di google se un’azienda è realmente certificata. Nel caso si può segnalare a google per uso illegale del loro marchio, prendono in seria considerazione il loro utilizzo illegale.

Vanno distinte però le certificazioni “educative” che chiunque può seguire gratuitamente sui siti partner di google, dalle certificazioni aziendali google partner e google partner premium che hanno requisiti non indifferenti (buget mensile investito e dipendenti certificati a loro volta).

Il problema cookie esiste, rende sempre più difficile tracciare correttamente i dati, che comunque non sono azzerati e con giuste tecniche si possono recuperare 75% circa. Certo bisogna usare tecniche più evolute e qualche strumento a pagamento oltre ad una buona competenza di chi lo fa.

Ma dare la completa colpa dell’insuccesso di una strategia pubblicitaria ai cookie è mancanza di conoscenza. Più facile che abbiano sbagliato le campagne o il sito web faccia ca*are.