Continuano, letteralmente, a piovere segnalazioni sui cosiddetti “done for you” (DFY). Che si parli di ecommerce o di Youtube, è incredibile sia la mole di persone che hanno di fatto regalato denaro in cambio di promesse di immediati e facili guadagni, sia la professionalità carente (per essere buoni) dei presunti grandi esperti di settore e dei loro collaboratori.
Ricevo screen con risposte allucinanti alle semplici domande di supporto o rimborso. Risposte che sembrano date da ragazzini senza alcuna formazione professionale anche minima. Tutto sembra essere incentrato sulla mera vendita del metodo di guadagno mista all’improvvisazione. I sedicenti milionari, numeri uno nel settore, non sembrano avere un solo professionista realmente qualificato (magari con profilo linkedin consultabile) nella loro squadra di esperti.
I collaboratori sono tutti giovanissimi. ampiamente under 30, che sembrano anche sottoscolarizzati per il modo in cui si relazionano con i clienti ed il modo in cui scrivono.
TUTTO SULLA VENDITA
Insomma: fatta la vendita, tutto si perde in un mare di attese infinite, promesse non mantenute, cialtroneria ed improvvisazione. Incassano e poi il loro lavoro sembra concentrato più sul gestire le numerose e comprensibili lamentele dei clienti incazzati che sul lavorare per loro; per i loro progetti.
Del resto, quando prometti 10k mese netti entro 60 giorni, senza competenze, senza impegno diretto e con 3-4000 euro di investimento totale, vendere è un gioco da 13enni poco svegli, ma la gestione del dopo è qualcosa di difficilissimo. Almeno se non vuoi bruciarti la reputazione e rimanere sul mercato. Per quelli che letteralmente prendono i soldi e scappano (faremo anche i loro nomi), il gioco è molto più semplice.
LE GIUSTE DOMANDE DA FARSI E FARE
E allora, ancora una volta, come fare per capire che non bisogna tirare fuori un centesimo? Ripeterò, in questa breve guida, punti che ho già affrontato innumerevoli volte nelle mie live di approfondimento. Sono domande e riflessioni che potete fare in primis a voi stessi, poi anche a coloro che vogliono vendervi il servizietto.
Prima di tutto, dovete capire bene che Rolex, Lamborghini, suite con piscina e vita sfrazosa NON CERTIFICANO in alcun modo competenze reali nel campo dove costoro dicono di aver fatto soldi. Sia perché simulare molta più ricchezza di quella che si ha è facile ed economico, sia perché anche quando è tutto vero quei soldi sono stati fatti vendendo il metodo di guadagno, non con il (presunto) metodo di guadagno!
Anzi, se vi vendono la loro presunta competenza mostrando solo orologi da 50.000 euro ed altri oggetti da cafoni arricchiti, ignorateli a prescindere. Poi, prima di affidare i vostri sudati risparmi ad uno di questi “guru” del guadagno (facile, per loro) online, fatevi e fategli queste domande:
-
Per aprire un e-commerce serve la partita iva? Se la loro risposta è “no”, fuggite sciocchi (cit). Non sanno di cosa parlano o, forse pure peggio, lo sanno ma per spillarvi soldi mentono: la partita iva SERVE per ogni attività che preveda l’incasso di denaro tramite attività, che siano fisiche o digitali. Non ci sono scappatoie: se volete lavorare in Italia, serve una partita iva. Fine.
-
Chi sono i presunti “esperti” che vi affiancheranno? Hanno nomi, cognomi, identità chiare e profili Linkedin verificabili? Possono mostrarvi il portfolio con i propri lavori pregressi? Hanno buone referenze (non le recensioni ridicole da 30 secondi, referenze SCRITTE e dettagliate) da parte di clienti ed ex datori di lavoro? Quanta esperienza dimostrabile hanno nel settore? Dovete conoscerli e valutarli PRIMA di dare loro dei soldi, come giusto che sia!
-
Le dahboard con per altro i soli guadagni sono fuffa pura: i bilanci ci sono? Se non ci sono, come verificate il loro reale volume d’affari lato e-commerce e lo storico? Fare un po’ di soldi per 3-6 mesi è relativamente semplice e ci riescono anche i non troppo competenti, ma esigete vi mostrino qualche loro store di successo, che abbia almeno 24-36 mesi di attività valutabile. Altrimenti è fuffa, dalla quale stare lontani. Come dicono? Non mostrano store per timore di essere copiati e/o boicottati da fantomatici “hater”? Bene, questo attesta che non sono capaci come dicono e che basta veramente poco per rovinargli il business. Perché investire su qualcosa di così facilmente replicabile e boicottabile?
-
Hanno dei forecast/business plan almeno annuali da mostrarvi, a titolo di esempio? Cioè: da grandi esperti di ecommerce, devono per forza masticare pane ed excell: come si calcola il margine lordo e quello netto di un prodotto? Che volume d’affare prevedono per i vostri store e come lo hanno calcolato? Quante vendite dovreste fare per arrivare a break even?
-
Poi, la domanda delle domande: se è così semplice, sicuro e veloce “scalare un ecommerce” con 4000 euro di spesa iniziale, perché questo investimento non lo fanno loro stessi, invece di venire a chiedere soldi a voi che non ne capite nulla? Perché usano voi come “banca” e non si auto-finanziano? O vendono il loro sistema “magico” a chi ha ecommerce già avviati?
Ecco: ch non risponde in maniera puntuale, competente e convincente a queste riflessioni e domande, non deve avere i vostri soldi. Punto. Come dite? Sembrano non semplici? Beh ma è ovvio: dobbiamo ancora spiegarvi che di facile, nel business online profittevole, legale e duraturo, non c’è praticamente nulla. Semmai è facile fallire. Questo sì.