Spunto per approfondimento: finti articoli e auto accreditamento della fuffa

Salve a tutti,

scrivo qui per dare uno spunto per un argomento che mi piacerebbe vedere approfondito e che, se qualche persona dovesse venire qui per informarsi su vari personaggi dubbi, può essere interessante sapere: gli articoli di auto promozione che si comprano su carta stampata / web e che permettono ai fuffaroli di auto accreditarsi, poiché molti associano ancora l’essere pubblicati sul giornale (a maggior ragione se stampa di settore), a garanzia di serietà.

Purtroppo sappiamo che sono spazi acquistati e che non sono interviste ma sproloqui autoreferenziali con cui cercano di promuoversi e darsi credibilità, tanto che alcuni prendono questi spazi in serie e si trova ripetuto sempre lo stesso discorso paro paro, però per chi fa una ricerca veloce googolando il nome tanto basta per vedere uscire in prima pagina di ricerca che “tgcom ne parla” ecc ecc. Quando a volte non è il guru stesso magari sulla descrizione del suo profilo a scrivere parla di me “xyz” rimandando proprio a sti “articoletti”.

Tuttavia vedo che sulla pagina Facebook del gruppo torna con una certa frequenza la domanda o la segnalazione di questo tipo di pubblicità mascherata da articolo.

Tra l’altro è bene saperlo in generale, poiché io mi ci scontrai qualche anno fa per lavoro, trovando su una importante rivista di settore la cartella stampa di una azienda riportata pari pari con tanto di refuso, il che mi fece capire che non c’era neanche stato un minimo controllo sul contenuto, pur non essendo certo un campo legato alla fuffa.

Purtroppo non so i dettagli tecnici della faccenda, compri lo spazio pubblicitario? Le testate non hanno obblighi di segnalare che sono spazi acquistati?

Insomma abbiamo sicuro in questo gruppo qualche persona competente o lo stesso Germano ovviamente, che possa chiarire questi meccanismi e lasciare un articolo di come funziona? Secondo me non sarebbe male.

Vi ringrazio per l’attenzione.

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Ciao!

Purtroppo non so i dettagli tecnici della faccenda, compri lo spazio pubblicitario? Le testate non hanno obblighi di segnalare che sono spazi acquistati?

Alcuni utenti ne stanno parlando qui:

Come fai a non fidarti? Sono su Forbes(newyork)

Tra le altre cose, c’è un accenno su modalità e costi di Forbes.

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Si chiamano pubbliredazionali e che io sappia vanno dichiarati. Quando ce li chiedono nei siti che gestiamo lo indichiamo sempre. Come le trasmissioni tv dichiarano “contiene prodotti ad inserimento pubblicitario”, una roba cosi.

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Pubbliredazionale

Non saprei se è scritto in piccolo o se ne fregano visto che sono siti con titolari e sedi introvabili.
Alcuni nomi italiani probabilmente non sono testate registrate e probabilmente non sono soggette a queste regole, bisognerebbe approfondire.

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Approfondendo il discorso degli articoli di “giornali famosi” ho trovato alcune risorse interessanti, non recentissime ma restano molto valide e ci fanno scoprire un personaggio che ha sicuramente influenzato molti fuffaguru. La post-verità fatta persona.

Quanto è facile o difficile entrare in una testata giornalistica online?

Partendo da questo ottimo articolo di un consulente (VERO) ho trovato due link interessanti su come si viene inseriti in giornali più o meno famosi.

Scopriamo che ci si interrogava già nel 2020 di come si “entri” in giornali on e off-line con metodi poco chiari.

Il secondo link manda ad una intervista ad un impostore (certificato dall’arresto) che si spacciava per imprenditore di successo (ci ricorda qualcuno).
Al tempo con poche decine di € potevi comprare un articolo su testate importanti (ha scritto anche un libro che metterò sulla lista di acquisti non prioritari ma interessanti). Ho ritrovato una paio di interviste durante la presentazione del libro, la seconda di Matteo Flora è molto molto interessante:

Un personaggio divisivo che mi piacerebbe vedere intervistato da @GermanoMilite

Invece di seguito lo sfogo di un famoso (e bravissimo) fotografo che ci svela dalla sua piccola nicchia che per entrare in una testata online internazionale come “Top 15 Travel Experts Showing a Unique Perspective” basta una piccola “fee” di 700$.

https://thomasheaton.co.uk/theres-no-integrity-left/