Quello che avete appena letto è il messaggio che Paolo Picazio, tramite il suo ultimo post su Linkedin, ha voluto dedicarmi.
Per me è (e per Fufflix) è ovviamente l’ennesimo endorsement important, visto che viene direttamente dal country manager di Shopify Italia (che per altro ad esempio non aveva mai sentito nominare Luca Valori).
Come sapete, la piattaforma di ecommerce americana, è quella che più di tutti viene “abusata” dai venditori di ciarpame come prova di successo e guadagni facili e rapidi. Le dashboard oramai sono diventate un elemento iconico e, Paolo, combatte come me l’approccio iper-semplificatore dei guru per lo più dubaini e dei loro “sistemi automatici”.
Qui ci parla delle questioni legali, ad esempio. Ma ci sono anche quelle fiscali ed amministrative che, soprattutto se non vendete solo in Italia, sono un bel punto delicato da considerare e smarcare. Soprattutto, rappresentano proprio quel tipo di costo fisso (e marginalità “mangiata”) di cui nessuno sedicente esperto di ecommerce vi parla.
Io a Paolo ho poi dato alcuni feedback, che mi ha già detto riporterà a sua volta. Il principale, che potrebbe sul serio stroncare il grosso delle attività di promozione fraudolenta, riguarda la “benedetta” partita iva.
Visto che in Italia abbiamo assodato essere OBBLIGATORIA (e lo dice shopify stesso, qui), sia per vendita in dropshipping che diretta, allora perché permettere ancora di vendere ed incassare senza averla inserita?
Il check automatico-telematico oramai è possibile da anni. Basterebbe permettere a chiunque (ovviamente) di aprire, tirare su uno store ed impostare tutto. Anche di inserire prodotti. Poi, però, per le funzioni di vendita, dovresti appunto dover inserire e confermare una partita iva, inserita in chiaro anche sul footer, insieme a ragione sociale e sede legale.
Shopify se vuole può farlo. E darebbe un messaggio di serietà importantissimo, a mio avviso.
Intanto, grazie ancora a Paolo per l’endorsement. Sapere che ci sono persone come lui a guidare certe multinazionali in Italia, mi fa essere positivo sugli sviluppi futuri.