Post epico. Live epica.
Tutta la vicenda è epica (e istruttiva).
Quel che mi fa sorridere dei trader-da-social-media, è vedere come il 99% dei “profittevoli” con “20 anni di esperienza”… finiscano tutti nello stesso modo.
Vale a dire così… tra abbonamenti, corsi, segnali, consulenze, bot e quant’altro:
(post sul canale Telegram di Scalping The Bull del 14 marzo)
Nulla di male, ci mancherebbe: crei una community e la monetizzi. Cominci a fare il trader, poi scopri i social… e alla fine diventi imprenditore a tempo pieno.
Ho assoluto rispetto per chi fa questa scelta (quando non nega l’evidenza). E tutto sommato Claudio Paselli ha creato una bella realtà, anche simpatica: scambiano tecniche, si supportano a vicenda, organizzano meeting.
E si divertono pure! Anche quando perdono soldi. A chi non piacciono i minions?
È tutto bellissimo. Fatti, non parole!
Però mi chiedo: perché sbattersi tanto? Perché non ti limiti a guadagnare soldi sui mercati? A che ti serve una community? Se ci sai fare, non c’è limite al guadagno.
O mi sbaglio?
Ma perché questi trader vendono prodotti e servizi?
“Per diversificare le entrate”, rispondono tutti. “Per contenere il rischio”. “Perché sono altruista e mi piace condividere”. Persino: “Per restituire agli amici della community”.
Mah.
Come diceva Gordon Gekko nel primo Wallstreet:
“I più di questi laureati a Harvard non valgono un cazzo. Serve gente povera, furba e affamata. Senza sentimenti. Una volta vinci e una volta perdi, ma continui a combattere. E se vuoi un amico, prenditi un cane.”
A mio parere, il TOP 1% dei trader – quelli che sono riusciti a guadagnare in modo significativo con una delle attività più ambite e difficili sul pianeta – non vendono cianfrusaglie sui social, non adescano principianti e raramente creano community.
Questa è la mia opinione, modesta. Non ho la verità in tasca.
Vi rimando al mio rantolo sul trading qui su Fuffapedia.
(una tirata amatoriale a proposito del buon Marco Casario… ma vi avverto, non è adatta ai deboli di cuore: cita alcune statistiche, tipo che il 90% dei trader perde soldi).