Esercizio Mindset (forse)

Proprio oggi ho avuto un confronto con un mio collega in merito ad una situazione che stiamo avendo con un cliente.
Una situazione che i guru definirebbero high ticket, dato l’elevato guadagno che c’è in gioco nonché il prestigio di completare la trattativa.

La vediamo da due punti di vista differenti e ci siamo confrontati apertamente.

Tornando a casa ho rimuginato per un pò, e alla fine ho deciso di voler scrivere questo post, che potrebbe tradursi in qualcosa di interessante, forse un esercizio di mindset -segretissimo- che però voglio condividere al fine di esaminare alcuni complessi dettagli.

Parte tutto, a mio avviso, dai concetti della teoria dei giochi. Una disciplina interessantissima che potete approfondire serenamente anche con Wikipedia. In particolare adoro il dilemma del prigioniero, che andrò parzialmente ad utilizzare nel quesito e che si basa su fatti reali che si sono verificati con la situazione di stamattina.

Ovviamente così posso esaminare metaforicamente il contesto senza parlare dei miei clienti/affari/guadagni.

Prendiamo nello schema un Casinò.
Entrate nella struttura e dopo vari giri vi avvicinate ad un tavolo verde con un singolo dado a 6 facce.
L’operatore vi dice esplica quanto segue:

  • Potete giocare solo 1 volta, ovvero tirare solo una volta il dado.
  • Se uscisse il numero 6, la vincita sarebbe il montepremi sinora accumulato, equivalente al vostro stipendio di 2 anni, il tavolo a quel punto chiuderebbe per tutti.
  • Se uscisse qualsiasi altra faccia, non ci saranno ulteriori tentativi per voi, neanche nei giorni successivi.
  • Siete liberi in ogni caso di continuare a girare per altri giochi nella struttura. Gli altri giochi sono potenzialmente più facili in termini di vittorie più basse, sicure. E potete reiterarli, ma sono molto affollati dalle altre persone e le vincite sono quindi molto dilatate.
  • Ovviamente nel frattempo potrebbe giocare e vincere un altro ospite al tavolo del dado, in quel caso il tavolo verrà chiuso definitivamente così come vale per voi.
  • Allo stesso tempo fintanto che non viene ottenuto il numero 6, potete tentare quando volete più tardi se avete deciso di non tirare subito.
  • L’operatore del tavolo comunica che c’è un modo di tirare il dado per il quale l’uscita del 6 è praticamente sicura, ma questo modo dovete ricavarlo voi con il vostro metodo logico personale.
  • Allo stesso tempo, provando il tiro e fallendolo, aiutate qualcun’altro che vi osserva a capire come ottenere il 6.

Con questi elementi, vi chiedo quindi di rispondere come vi comportereste voi. Motivando possibilmente la scelta.
Tirate subito? Rinunciate per concentrarvi su altro? Tirate in seguito?

Vi pregherei di evitare commenti del tipo “ah, ma io non ci entro proprio al Casinò”, perché stiamo esaminando condizioni metaforiche, e se avete un briciolo di attenzione riuscite anche ad accomunarle ad eventi reali.

La discussione nata oggi con il mio collega è per il fatto che io sarei per tirare subito, confidando nelle mie capacità innate di lancio, ed eventualmente tornare ai giochi normali in caso di fallimento. Senza rimorsi o ulteriori perdite di tempo che possono distrarci totalmente nelle attività.

Il mio collega invece non vuole tirare quel dado fino a che non è sicuro di saper ottenere il 6. Ma oltre a non avere la certezza di riuscire a comprenderlo, mentre lo deduce rischia che un altro giocatore vinca scavalcandolo. Per questo mentre ci ragiona sopra anche lui vuole tornare ai giochi normali per non perdere ulteriori occasioni in altri ambiti.

E’ fondamentalmente una condizione equa 1/0 e 0/1, che nella teoria dei giochi studia un equilibrio molto sottile e che, sinceramente da non matematico esperto, non saprei neanche se vi sto illustrando correttamente.

Però, questo è un forte esercizio di mindset, uno di quelli che sono sicuro vi vendono nei fantastici corsi da 999997,77 euro, esposti molto meglio di come lo faccio io…

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Cercherei di convincere un’altra persona a giocare insieme a me lato premio per poi dividere equamente in caso di vittoria.

Lato pratico, regole, rimane sequenziale quindi gioco io, se non esce si chiude il tavolo, idem lui. Spiegandogli la situazione, magari iniziando con ‘sembrerò matto ma…’ :joy:.

1 stipendio annuale è abbastanza (per più possibilità di vincita).

Magari me lo faccio amico e scattano opportunità future.

Eventualmente si può coinvolgere anche un terzo, un quarto ecc. ma poi intanto passa il tempo e magari vince qualcun altro.

Magari va contro qualche regola il mio ragionamento, ma sembra sensato (almeno alle 2 quasi di notte).

Non si può uscire dallo schema matematico con la fantasia.

Bisogna fare una scelta cercando di capire quale è la condizione migliore/equa.

La metafora del tiro del dado agevole intende ovviamente il ricercare collaborazioni per aumentare le possibilità di far uscire 6. Ma rischi di dover dividere fino a quando la vincita non sia uguale ai tavoli normali, oppure addirittura di perdere lo stesso (ti metti d’accordo con qualcuno che poi non rispetta gli accordi e ti lascia a mani vuote).

Guarda come funziona il dilemma del prigioniero per capire cosa intendo.